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sabato 22 agosto 2015

22 Agosto

Il giusto per fede vivrà.
Romani 1:17

È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti.
Efesini 2:8, 9

“Il giusto per la sua fede vivrà”

Questo versetto dell’Antico Testamento (Abacuc 2:4) è citato tre volte nel Nuovo Testamento (Romani 1:17; Galati 3:11; Ebrei 10:38). È stato il punto di partenza della Riforma in Germania, nel XVI secolo. Il monaco Martin Lutero (1483-1545), tormentato dal sentimento dei propri peccati, si era recato a Roma a piedi per tentare di mettere in pace la sua coscienza. Mentre stava salendo in ginocchio la Scala Santa, gli venne in mente questo versetto e ne fu colpito; e capì di sbagliare strada cercando una salvezza che era stata garantita, già molti secoli prima, dal sacrificio di Gesù alla croce. Egli realizzò che era inutile sforzarsi di meritarla, quando Gesù l’aveva acquistata al suo posto e gliela offriva gratuitamente. Provò allora un’immensa gioia e una pace profonda. Da allora la sua vita fu trasformata. Non gridò più, come faceva un tempo a Erfurt: “I miei peccati, i miei peccati! Chi mi libererà dai miei peccati?”

Se, come Lutero, ti senti schiacciato sotto il peso delle tue colpe, basta che tu ti rivolga a Gesù Cristo e accetti con fede quello che dice la Sua Parola: “Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce” (1 Pietro 2:24). Dio perdona chi crede. “Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 6:23).