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martedì 15 settembre 2015

15 Settembre

Il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
1 Giovanni 1:7

Egli ha portato i peccati di molti.
Isaia 53:12

Il capro espiatorio

Si parla spesso di “capro espiatorio” per indicare qualcuno che paga per gli altri, al quale si addossano tutte le colpe. Conoscete l’origine di quest’espressione? Si trova nel capitolo 16 del Levitico, uno dei primi Libri della Bibbia.
Una volta all’anno, il popolo d’Israele celebrava il cosiddetto “giorno delle espiazioni”. Il sacerdote sgozzava un capro e ne presentava il sangue davanti a Dio, mentre un secondo capro, simbolicamente carico di tutti i peccati del popolo, era abbandonato nel deserto. Questi due animali sono la figura di un’unica persona, Gesù Cristo. Poiché è “impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati” (Ebrei 10:4), Gesù, il Figlio di Dio, è venuto a offrire se stesso. Lui che era perfettamente puro, ha voluto caricarsi dei peccati di tutti quelli che credono. Abbandonato dal Suo Dio durante le ore terribili della croce, ha subìto il giudizio che meritavano le nostre colpe. Con il sacrificio della Sua vita, ha fatto sì che Dio possa concedere il Suo perdono a tutti gli uomini che riconoscono la loro colpevolezza e Lo accettano come Salvatore.
La storia onora quelle persone eccezionali che si sono sacrificate per la loro famiglia o per il loro popolo. Ma che caso facciamo di Gesù Cristo che “ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti” (1 Timoteo 2:6)? Ciascuno di noi deve dare una risposta personale a una simile dedizione. “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui” (Giovanni 3:36).