Il sangue di Gesù Cristo, suo
Figlio, ci purifica da ogni peccato.
1 Giovanni 1:7
Egli ha portato i peccati di
molti.
Isaia 53:12
Il
capro espiatorio
Si
parla spesso di “capro espiatorio” per indicare qualcuno che paga per gli
altri, al quale si addossano tutte le colpe. Conoscete l’origine di
quest’espressione? Si trova nel capitolo 16 del Levitico, uno dei primi Libri
della Bibbia.
Una
volta all’anno, il popolo d’Israele celebrava il cosiddetto “giorno delle
espiazioni”. Il sacerdote sgozzava un capro e ne presentava il sangue davanti a
Dio, mentre un secondo capro, simbolicamente carico di tutti i peccati del
popolo, era abbandonato nel deserto. Questi due animali sono la figura di
un’unica persona, Gesù Cristo. Poiché è “impossibile che il sangue di tori e di
capri tolga i peccati” (Ebrei 10:4), Gesù, il Figlio di Dio, è venuto a offrire se stesso. Lui che
era perfettamente puro, ha voluto caricarsi dei peccati di tutti quelli che
credono. Abbandonato dal Suo Dio durante le ore terribili della croce, ha
subìto il giudizio che meritavano le nostre colpe. Con il sacrificio della Sua
vita, ha fatto sì che Dio possa concedere il Suo perdono a tutti gli uomini che
riconoscono la loro colpevolezza e Lo accettano come Salvatore.
La
storia onora quelle persone eccezionali che si sono sacrificate per la loro
famiglia o per il loro popolo. Ma che caso facciamo di Gesù Cristo che “ha dato
se stesso come prezzo di riscatto per tutti” (1 Timoteo 2:6)? Ciascuno di noi
deve dare una risposta personale a una simile dedizione. “Chi crede nel Figlio
ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma
l’ira di Dio rimane su di lui” (Giovanni 3:36).