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mercoledì 30 settembre 2015

30 Settembre

Anche ridendo, il cuore può essere triste; e la gioia può finire in dolore.
Proverbi 14:13

(Gesù disse:) “In verità, in verità io vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà”.
Giovanni 16:23

Suo marito non ride mai?

Sovente siamo prevenuti sulla vita del credente. Austerità, intolleranza, astinenza, costrizioni… Con quest’idea, una mia vicina, preoccupata e curiosa, mi ha chiesto un giorno, riferendosi a mio marito: “Ma suo marito non ride mai?”… Tutt’altro, se c’è da ridere mio marito ride, e anche volentieri!
A volte Dio è considerato come qualcuno che ci proibisce l’accesso alla felicità. Invece Dio non solo vuole evitarci il male, ma il Suo scopo principale è di guidarci verso la felicità.
Il cristiano ha la gioia di sapere che Dio si occupa di lui in tutti i dettagli della sua vita. Sa che può rivolgere a Dio le sue richieste perché ha scoperto, considerando il sacrificio di Cristo, che Dio lo ama e vuole dargli tutto quello che gli occorre per essere felice.
Pertanto il cuore del cristiano trabocca di una gioia speciale, quella di vivere con Gesù, di contemplarlo attraverso i Vangeli come l’uomo perfetto, glorificato alla destra di Dio, grande vincitore sul mondo, sul peccato, sulla morte. Questa gioia così unica non si esaurisce mai e non è influenzata dalle circostanze della vita.

In un episodio del Vangelo Gesù si è rallegrato nello spirito e ha lodato Dio (Luca 10:21). Ha detto ai Suoi discepoli, poco prima di essere crocifisso: “Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa” (Giovanni 15:10-11).