Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

lunedì 7 settembre 2015

7 Settembre

Non v’illudete (o non v’ingannate); né fornicatori, né idolatri, né adulteri,… né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
1 Corinzi 6:9-11

Astenetevi da ogni specie di male.
1 Tessalonicesi 5:22

Non v’ingannate (3)

Ci si potrebbe stupire che l’ammonimento citato nel versetto odierno l’apostolo Paolo lo rivolga a dei cristiani, ma ricordiamoci che la nostra natura, corrotta fin dalla nascita, non scompare alla nostra conversione e può manifestare ad ogni momento i suoi cattivi frutti. Può anche portare a gravi colpe se la lasciamo agire. Dio non sopporta il male e non accetterà alla Sua presenza nessuna persona ancora col carico dei suoi peccati. Solo quelli che avranno ottenuto il perdono delle loro colpe, per mezzo della fede in Gesù Cristo, vi avranno accesso.
Bisogna dunque pensare che un credente che ricadesse in qualche peccato potrebbe perdere la salvezza? No. Se ha la vita di Dio, si pentirà, confesserà la sua colpa e abbandonerà il peccato. Il seguito del testo ci fa vedere i risultati dell’opera di Gesù Cristo per noi. Una madre che ha appena fatto il bagno al figlioletto e l’ha cambiato, gli dice: “Ora sei tutto pulito; fa’ ben attenzione a non sporcarti di nuovo!”

Il Signore Gesù ha sofferto immensamente per renderci adatti per il cielo, e vorrebbe che questo ci rendesse sensibili riguardo al male e vegliassimo per non cadere. Non lasciamoci contaminare banalizzando il peccato. Saremmo forse indifferenti al prezzo che il nostro Salvatore ha pagato per lavarci dalle nostre colpe?