Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

giovedì 17 settembre 2015

17 Settembre

Fratelli, ognuno rimanga davanti a Dio nella condizione in cui si trovava quando fu chiamato.
1 Corinzi 7:24

Vi esortiamo, fratelli… a cercare di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani.
1 Tessalonicesi 4:10, 11

Il lavoro quotidiano

Il lavoro quotidiano, per quanto penoso e opprimente possa essere, a casa o in fabbrica, in ufficio, in laboratorio, nei campi, è comunque per tutti una scuola salutare, se sappiamo svolgerlo sotto lo sguardo di Dio. Il lavoro non dovrebbe essere lo scopo, ma il mezzo dell’esistenza terrena. Dev’essere compiuto “tranquillamente” (2 Tessalonicesi 3:12), con serietà, non per piacere agli uomini, ma al Signore. “Servite Cristo, il Signore” (Colossesi 3:24).
Molti si lamentano del proprio lavoro, come di un peso insopportabile. Si aspira al tempo libero, si vorrebbe essere svincolati dalla schiavitù delle ore d’entrata e d’uscita, dai doveri e dai compiti imposti, dai regolamenti ecc... Alcuni sembrano portare il loro lavoro come una croce. Ma se anche fosse così, Dio saprà servirsene per formarci. Per la nostra esperienza e per i nostri progressi spirituali, nulla vale di più del peso e del rigore di una “croce”. La vita facile non favorisce la crescita del credente.
Accettate con pazienza il vostro lavoro, anche se è penoso, anche se non vi piace, e fatelo per il Signore, fatelo bene, meglio che potete. Sarà innanzi tutto un mezzo per rendere una buona testimonianza come cristiani e un incitamento e un esempio per gli altri, e manterrà la vostra mente e il vostro cuore occupati del Signore il quale, indirettamente, state servendo.