Fratelli, ognuno rimanga
davanti a Dio nella condizione in cui si trovava quando fu chiamato.
1 Corinzi 7:24
Vi esortiamo, fratelli… a
cercare di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre
mani.
1 Tessalonicesi 4:10, 11
Il lavoro quotidiano
Il
lavoro quotidiano, per quanto penoso e opprimente possa essere, a casa o in
fabbrica, in ufficio, in laboratorio, nei campi, è comunque per tutti una
scuola salutare, se sappiamo svolgerlo sotto lo sguardo di Dio. Il lavoro non dovrebbe essere lo scopo, ma il mezzo
dell’esistenza terrena. Dev’essere compiuto “tranquillamente” (2
Tessalonicesi 3:12), con serietà, non per piacere agli uomini, ma al Signore.
“Servite Cristo, il Signore” (Colossesi 3:24).
Molti
si lamentano del proprio lavoro, come di un peso insopportabile. Si aspira al
tempo libero, si vorrebbe essere svincolati dalla schiavitù delle ore d’entrata
e d’uscita, dai doveri e dai compiti imposti, dai regolamenti ecc... Alcuni sembrano portare il loro lavoro come una croce. Ma se
anche fosse così, Dio saprà servirsene per formarci. Per la nostra esperienza e
per i nostri progressi spirituali, nulla vale di più del peso e del rigore di
una “croce”. La vita facile non favorisce la crescita del credente.
Accettate
con pazienza il vostro lavoro, anche se è penoso, anche se non vi piace, e
fatelo per il Signore, fatelo bene, meglio che potete. Sarà innanzi tutto un
mezzo per rendere una buona testimonianza come cristiani e un incitamento e un
esempio per gli altri, e manterrà la vostra mente e il vostro cuore occupati
del Signore il quale, indirettamente, state servendo.