Così parla il SIGNORE che ha
creato i cieli, il Dio che ha formato la terra, l’ha fatta, l’ha stabilita, non
l’ha creata perché rimanesse deserta, ma l’ha formata perché fosse abitata: “Io
sono il SIGNORE e non ce n’è alcun altro”.
Isaia 45:18
Parole di un liceale
Eccomi
sulla “navicella spaziale” chiamata Terra, che ruota a migliaia di chilometri
all’ora. “Che cosa faccio su questo piccolo pianeta sperduto nell’immensità
dello spazio? Perché sono nato? Dove andrò a finire?” Non si può vivere senza
trovare risposta a questi interrogativi. So che molti li respingono
considerandoli privi di interesse; ma essi, come dei boomerang, tornano sempre
indietro, esigendo delle risposte.
Le risposte
generalmente date sono molteplici e discordanti. Per gli uni siamo il frutto
del caso, e la nostra vita non ha né significato né scopo. Ma se tutto deriva
dal caso, anche le mie riflessioni provengono dal caso. Perché sarebbero più
giuste di altre? In fin dei conti, non c’è niente che abbia senso né valore! Ma
allora, l’uomo non sarebbe altro che il giocattolo di un destino accidentale;
eppure continua ad agire come se ci fosse un ordine nell’universo,
un’intelligenza.
No,
invocare il caso non sazia la mia sete di logica e di buon senso! Ho bisogno di
una risposta proveniente da un’altra fonte, una risposta che sia coerente con
quest’ordine nell’universo. Una risposta che venga, per esempio, da Dio. Ecco,
ho detto la parola: Dio! E se ci fosse davvero? Allora bisogna che io lo
conosca. La Bibbia mi dice che Dio è un Dio che si rivela, che comunica con
l’uomo. Ecco il mio dovere: ascoltare il
Dio che si rivela. Così ho letto la Bibbia che è la Sua Parola. Essa dice
che il senso della vita non lo troverò in me, nella mia intelligenza o nelle
mie azioni, nei miei impegni, le mie relazioni, i miei svaghi… Lo trovo solo in
Dio. E lo trovo in Colui che è venuto a rivelare la giustizia e la grazia di
Dio: Gesù Cristo.