Se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale
grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso.
Luca 6:33
A chi
fare del bene?
La
Bibbia è chiara: prima di tutto ai nostri fratelli
e sorelle nella fede: “Se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede
suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l’amore di Dio
essere in lui?” (1 Giovanni 3:17). Si tratta qui di far fronte a dei bisogni
conosciuti in seno alla fratellanza. In 2 Tessalonicesi 3 Paolo allude a un
fratello o una sorella che siano veramente nel bisogno, senza precisarne la
ragione: malattia, disoccupazione, persecuzioni o altre difficili situazioni.
Con
grande chiarezza la Parola ci insegna anche
a provvedere ai bisogni dei servitori
del Signore: “Chi viene istruito nella Parola faccia parte di tutti i suoi
beni a chi lo istruisce” (Galati 6:6). Leggendo la Lettera ai Filippesi
possiamo vedere quanto l’apostolo abbia apprezzato i doni che quei credenti gli
avevano fatto pervenire, prima a Tessalonica, poi a Roma: “Il frutto che
abbonda a vostro conto..., un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e
gradito a Dio” (Filippesi 4:15-19).
Ma la
cerchia delle persone da aiutare non è certo limitata ai nostri fratelli in
fede e agli operai del Signore. Anche a questo riguardo la Parola è molto
chiara: “Finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo
del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede” (Galati 6:10). I
bisogni sono innumerevoli e non è certamente possibile far fronte a tutti. Ma
“finché ne abbiamo l’opportunità”, cioè secondo le occasioni che il Signore
pone sul nostro cammino, dobbiamo con discernimento e saggezza agire come Lui
vuole nella gestione del denaro che ci è affidato.