Noi
abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia
attribuita a Dio e non a noi.La mia
grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza.
2
Corinzi 4:7; 12:9
Vasi di argilla con un prezioso contenuto
Abbiamo un corpo che invecchia,
che si ammala. Nella Bibbia, esso è paragonato a un involucro, a una tenda,
oppure a un vaso d’argilla che un giorno sarà distrutto. Ma l’importante è il
contenuto, l’essere interiore. Quelli che credono in Gesù Cristo hanno,
come tesoro, la presenza gloriosa dello Spirito Santo in loro. E poi,
prima di incontrare il Signore, il loro corpo, nel quale a volte hanno
sofferto, Dio lo trasformerà in un corpo glorioso, simile a quello di Gesù
risuscitato.
La nostra vita è contraddistinta
dalla debolezza e dalla fragilità, ma può diventare piena di significato e di
vigore, utile per gli altri. Ricordiamoci del caso di Onesimo (Filemone
1:8-21), notevole anche per il significato del suo nome (in greco significa
“utile”), a proposito del quale l’apostolo Paolo scrive al suo collaboratore
Filemone: “Ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per
Onesimo, un tempo inutile a te (infatti , quand’era schiavo di Filemone, era
fuggito dalla sua casa), ma che ora è utile a te e a me” (v. 10-12).
Rileggiamo nel suo contesto uno
dei passi citati in testa a questo foglietto: “Perché io non avessi a
insuperbire… mi è stata messa una spina nella carne (probabilmente qualche
infermità fisica molto dolorosa)… Tre volte ho pregato il Signore
perché l’allontanasse da me; ed egli mi ha detto: “La mia grazia ti basta,
perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”” (2 Corinzi
12:7-9). Perché non dovremmo fare anche noi la stessa esperienza?