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venerdì 14 luglio 2017

14 luglio

Noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi.La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza.
2 Corinzi 4:7; 12:9
 
Vasi di argilla con un prezioso contenuto

 
Abbiamo un corpo che invecchia, che si ammala. Nella Bibbia, esso è paragonato a un involucro, a una tenda, oppure a un vaso d’argilla che un giorno sarà distrutto. Ma l’importante è il contenuto, l’essere interiore. Quelli che credono in Gesù Cristo hanno, come tesoro, la presenza gloriosa dello Spirito Santo in loro. E poi, prima di incontrare il Signore, il loro corpo, nel quale a volte hanno sofferto, Dio lo trasformerà in un corpo glorioso, simile a quello di Gesù risuscitato.
La nostra vita è contraddistinta dalla debolezza e dalla fragilità, ma può diventare piena di significato e di vigore, utile per gli altri. Ricordiamoci del caso di Onesimo (Filemone 1:8-21), notevole anche per il significato del suo nome (in greco significa “utile”), a proposito del quale l’apostolo Paolo scrive al suo collaboratore Filemone: “Ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo, un tempo inutile a te (infatti , quand’era schiavo di Filemone, era fuggito dalla sua casa), ma che ora è utile a te e a me” (v. 10-12).
Rileggiamo nel suo contesto uno dei passi citati in testa a questo foglietto: “Perché io non avessi a insuperbire… mi è stata messa una spina nella carne (probabilmente qualche infermità fisica molto dolorosa)… Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; ed egli mi ha detto: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”” (2 Corinzi 12:7-9). Perché non dovremmo fare anche noi la stessa esperienza?