Nell’afflizione… la tua parola mi
fa vivere.
Salmo
119:50
Le tue parole sono state la mia
gioia, la delizia del mio cuore.
Geremia
15:16
La Parola di Dio, sicurezza del credente
Russel
Morse, missionario in Cina, fu arrestato dalle autorità e tenuto in prigione
per quasi due anni. Gettato in una cella d’isolamento, senza alcun contatto
esterno, per tutto quel periodo di tempo non gli fu permesso di leggere neanche
un libro. Due volte al giorno gli facevano passare il cibo da un’apertura
praticata nella porta della cella. Durante tutto quel tempo, non vide mai
nessuno. Non aveva idea se qualcuno sapeva dove lui si trovasse. Più tardi ha
dichiarato che certamente sarebbe impazzito se non fosse stato capace di
ricordarsi dei versetti della Bibbia che aveva memorizzato in passato. Questo
ha mantenuto la sua mente attiva ed equilibrata. Certo, Dio non l’aveva
abbandonato, e quale conforto fu per lui recitare ogni giorno delle porzioni
della Parola di Dio!
Noi
che abbiamo la libertà di possedere una Bibbia e di leggerla, cosa faremmo se
ne fossimo privati? Ne abbiamo sempre bisogno; impegniamoci perché penetri in
noi, impariamo a memoria il massimo di versetti, finché ne abbiamo facoltà.
Questo
libro è realmente la Parola di Dio, un tesoro conservato da Dio per noi. Se la leggiamo
con cura e preghiera, la Bibbia si imprimerà nella nostra memoria e formerà
i nostri pensieri. Essa ci mette in contatto con il Signore Gesù Cristo e
ci dà la vita, la vita eterna.