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sabato 1 luglio 2017

1 luglio

Mi avvicinerò all’altare di Dio, al Dio della mia gioia e della mia esultanza; e ti celebrerò con la cetra, o Dio, Dio mio!

Salmo 43:4


La gioia dell’Eterno è la vostra forza.

Neemia 8:10


Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi… Il Signore è vicino.

Filippesi 4:4-5


Come la scia di una nave


Nella nostra vita c’è sempre un desiderio di felicità e di gioia. Vi aspiriamo tutti, più o meno coscientemente. Non c’è vita priva di momenti in cui si vuole cantare la propria gioia. Se non si celebra Dio, si esalta qualcos’altro: una persona, un ideale, una causa politica, un’arte, uno sport. Ma la storia dell’umanità mette in evidenza quali forme perverse possa assumere questo slancio di esultanza e di esaltazione quando non è diretto verso Dio.
Chi confida in Dio scopre che la sorgente della gioia è in una persona, nel suo Figlio. “Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo” (1 Giovanni 4:9). Qualunque sia il nostro passato, per quanto grandi siano le nostre colpe, possiamo trovare la risposta alla nostra ardente sete di felicità confidandoci in Dio, credendo nel Signore Gesù. Allora entriamo nella sua gioia. Essa è duratura, c’è anche nei momenti difficili, come tanti credenti possono testimoniare.

Questa gioia è completa quando realizziamo, per fede, la presenza di Dio. È lui che ci ha salvati, è lui che ci guida verso il cielo. Per questo ci possiamo rallegrare anche in mezzo alle nostre pene. Noi non cerchiamo la gioia per la gioia, ma cerchiamo Gesù che ne è la sorgente. Allora, come la scia della nave nel mare, la gioia è la traccia dell’amore di Dio che opera nella nostra vite.