Mi
avvicinerò all’altare di Dio, al Dio della mia gioia e della mia esultanza; e
ti celebrerò con la cetra, o Dio, Dio mio!
Salmo 43:4
La
gioia dell’Eterno è la vostra forza.
Neemia 8:10
Rallegratevi
sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi… Il Signore è vicino.
Filippesi 4:4-5
Come la scia di una nave
Nella
nostra vita c’è sempre un desiderio di felicità e di gioia. Vi aspiriamo tutti,
più o meno coscientemente. Non c’è vita priva di momenti in cui si vuole
cantare la propria gioia. Se non si celebra Dio, si esalta qualcos’altro: una
persona, un ideale, una causa politica, un’arte, uno sport. Ma la storia
dell’umanità mette in evidenza quali forme perverse possa assumere questo
slancio di esultanza e di esaltazione quando non è diretto verso Dio.
Chi
confida in Dio scopre che la sorgente della gioia è in una persona, nel suo
Figlio. “Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché, per mezzo
di lui, vivessimo” (1 Giovanni 4:9). Qualunque sia il nostro passato, per
quanto grandi siano le nostre colpe, possiamo trovare la risposta alla
nostra ardente sete di felicità confidandoci in Dio, credendo nel
Signore Gesù. Allora entriamo nella sua gioia. Essa è duratura, c’è anche
nei momenti difficili, come tanti credenti possono testimoniare.
Questa
gioia è completa quando realizziamo, per fede, la presenza di Dio. È lui che
ci ha salvati, è lui che ci guida verso il cielo. Per questo ci possiamo
rallegrare anche in mezzo alle nostre pene. Noi non cerchiamo la gioia per la
gioia, ma cerchiamo Gesù che ne è la sorgente. Allora, come la scia della nave
nel mare, la gioia è la traccia dell’amore di Dio che opera nella nostra vite.