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domenica 2 luglio 2017

2 luglio

Le mie lacrime sono diventate il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono continuamente: “Dov’è il tuo Dio?”

Salmo 42:3


Le sue qualità invisibili (di Dio), la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi (gli uomini) sono inescusabili.

Romani 1:20


Errore di ragionamento


Durante una passeggiata, due amici cristiani, Andrea e Massimo, giungono su una collina che domina un’ampia e verde vallata. Colpiti dalla bellezza del paesaggio, si fermano. Dopo un lungo silenzio, Andrea confida all’amico: “Sono felice di conoscere il Signore che ha creato queste meraviglie; ma cosa rispondere a quelli che ci dicono: Se ci fosse un Dio, non permetterebbe la sofferenza… ?”
Anche Massimo sembra assorto nei suoi pensieri. Ma finisce col rispondere: “C’è un errore di ragionamento. L’esistenza di Dio non ha nulla a che vedere con la sofferenza!”
– È vero, ammette Andrea.
– L’esistenza di Dio, del Creatore, si deduce dall’esistenza stessa del mondo, di tutte le cose e di noi stessi. La Bibbia afferma che la potenza di Dio si percepisce per mezzo delle opere sue.
– Sì, la sofferenza ha a che fare con la presenza del peccato, con l’egoismo umano e la giustizia di Dio, non con la sua esistenza. Gli uomini, al di là dei loro pensieri, devono tener conto di un Dio che esiste e che li giudicherà.

– Esattamente, aggiunge Massimo. La Bibbia dichiara che Dio è amore, nonostante tutto il male che possiamo vedere nel mondo. Ha dimostrato di amarci quando Gesù ha sofferto, lui perfettamente giusto, per noi che siamo ingiusti. Per amore, Gesù ha subito una sofferenza infinita! La fede riceve questa verità e adora.