Le mie
lacrime sono diventate il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono
continuamente: “Dov’è il tuo Dio?”
Salmo 42:3
Le
sue qualità invisibili (di Dio), la sua eterna potenza e divinità, si
vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo
delle opere sue; perciò essi (gli uomini) sono inescusabili.
Romani 1:20
Errore di ragionamento
Durante
una passeggiata, due amici cristiani, Andrea e Massimo, giungono su una collina
che domina un’ampia e verde vallata. Colpiti dalla bellezza del paesaggio, si
fermano. Dopo un lungo silenzio, Andrea confida all’amico: “Sono felice di
conoscere il Signore che ha creato queste meraviglie; ma cosa rispondere a
quelli che ci dicono: Se ci fosse un Dio, non permetterebbe la sofferenza… ?”
Anche
Massimo sembra assorto nei suoi pensieri. Ma finisce col rispondere: “C’è un
errore di ragionamento. L’esistenza di Dio non ha nulla a che vedere con la
sofferenza!”
–
È vero, ammette Andrea.
–
L’esistenza di Dio, del Creatore, si deduce dall’esistenza stessa del mondo, di
tutte le cose e di noi stessi. La Bibbia afferma che la potenza di Dio si percepisce
per mezzo delle opere sue.
–
Sì, la sofferenza ha a che fare con la presenza del peccato, con l’egoismo
umano e la giustizia di Dio, non con la sua esistenza. Gli uomini, al di là dei
loro pensieri, devono tener conto di un Dio che esiste e che li giudicherà.
–
Esattamente, aggiunge Massimo. La Bibbia dichiara che Dio è amore, nonostante
tutto il male che possiamo vedere nel mondo. Ha dimostrato di amarci quando
Gesù ha sofferto, lui perfettamente giusto, per noi che siamo ingiusti. Per
amore, Gesù ha subito una sofferenza infinita! La fede riceve questa verità e
adora.