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martedì 4 luglio 2017

4 luglio

(Gesù disse:) “Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono”.

Giovanni 13:13


Camminate in modo degno del Signore, per piacergli in ogni cosa.

Colossesi 1:10


Che parola cancelleremo?


Un giorno un pastore anglicano ricevette la visita di una parrocchiana che sembrava essere tormentata. Dopo una breve conversazione capì che quella giovane donna, benché credente, continuava a frequentare ambienti e luoghi malsani del mondo, nonostante tutte le esortazioni e gli ammonimenti della Parola di Dio.
Allora il pastore, aprendo la Bibbia nel libro degli Atti (10:14), attirò l’attenzione della sua interlocutrice sull’espressione: “No assolutamente, Signore”, usata dall’apostolo Pietro quando, sia pure per ignoranza, si era rifiutato di ubbidire a un ordine di Gesù. Poi diede una matita alla donna dicendole: “Chi dice a Dio: Signore, non può rifiutare di ubbidirgli. Se, in questo passo lei lascia il no, allora deve eliminare la parola Signore. Le due parole non possono coesistere una accanto all’altra, è impossibile”.
Dopo di che, si alzò e lasciò la ragazza sola con la Bibbia, in preda a un’intensa lotta interiore. Quando ritornò, la giovane gli restituì la Bibbia. La pagina era bagnata di lacrime, ma l’espressione “no assolutamente” era cancellata con la matita. Aveva recepito il messaggio.
E noi, amici cristiani? Diciamo spesso che Gesù è il nostro Signore, ma dobbiamo essere coerenti e non pronunciare questa frase alla leggera. Riflettiamo sulle nostre attività: il Signore può approvare tutto? Certe scelte ci costeranno, ma ricordiamoci che Gesù diceva ai suoi discepoli: “Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama” (Giovanni 14:21).