L’uomo
non può comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta.
Ecclesiaste 3:11
Poiché
il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio,
nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.
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Corinzi 1:21
Creatore e Salvatore
Dal libro di Giobbe
L’Eterno
rispose a Giobbe:
“Dov’eri
tu quando io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Chi ne fissò
le dimensioni?… Chi chiuse con porte il mare?… Quando gli tracciai dei confini
gli dissi: ‘Fin qui tu verrai, e non oltre, qui si fermerà l’orgoglio dei tuoi
flutti’?
Sei
tu penetrato fino alle sorgenti del mare? Hai tu passeggiato in fondo
all’abisso? Le porte della morte sono state da te scoperte?
Hai
tu abbracciato con lo sguardo l’ampiezza della terra?
Sei
forse entrato nei depositi della neve?
Puoi
alzare la voce fino alle nubi e fare in modo che piogge abbondanti ti
ricoprano?” (cap. 38).
“Il
censore dell’Onnipotente vuole ancora contendere con lui? Colui che censura Dio
ha una risposta a tutto questo?” Allora Giobbe rispose all’Eterno e disse:
”Ecco, io sono troppo meschino; che ti potrei rispondere? Io mi metto la mano
sulla bocca. Ho parlato una volta, ma non riprenderò la parola, due volte, ma
non lo farò più…” (cap. 40).
“Sì,
ne ho parlato; ma non lo capivo: sono cose per me troppo meravigliose e io non
le conoscevo.
Il
mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora l’occhio mio ti ha visto.
Perciò mi ravvedo, mi pento sulla polvere e sulla cenere”.
L’Eterno
benedisse gli ultimi anni di Giobbe più dei primi (cap. 42).