Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

venerdì 28 luglio 2017

28 luglio

Ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quando egli (Gesù) sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è.
1 Giovanni 3:2

Simili a Lui


Nel libro dell’Apocalisse è parlato dei castighi di Dio giusti e terribili, che colpiranno il mondo colpevole e verso i quali gli increduli si stanno incamminando. L’ultimo giudizio, il più spaventoso, è certamente quello dei morti davanti al “gran trono bianco” (cap. 20). Vi compariranno tutti quelli che hanno ignorato Dio e hanno disprezzato la grazia inestimabile del suo perdono annunciato nel Vangelo. Ma chi ubbidisce alla Parola di Dio è al riparo da questo giudizio.
Il credente non deve temere il giorno del giudizio. Per lui il giudizio è già passato, perché è stato subìto da Gesù sulla croce. E il “giudice dei vivi e dei morti” è proprio Lui, il suo diletto Salvatore. Così, prima che giunga il giorno del giudizio finale, i credenti saranno già stati trasformati ad immagine del loro Signore, per l’eternità. Questo dichiara la Parola di Dio, che non passerà mai.
La grazia tanto preziosa del perdono ci fornisce continui motivi di lode. In “pace con Dio” (Romani 5:1), noi credenti aspettiamo la “redenzione del nostro corpo” (8:23), che il Signore Gesù opererà per i suoi, alla sua venuta, liberandoli dal corpo fisico, soggetto a peccare, e dando loro un corpo glorioso (Filippesi 3:20,21). Cosa potrebbe mancare alla felicità del peccatore riconciliato con Dio per mezzo del sangue di Gesù Cristo? Assolutamente nulla.

Il nostro desiderio è che tutti i nostri cari lettori, giovani e anziani, godano già ora di questa benedizione.