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domenica 16 luglio 2017

16 luglio

Con la saggezza l’Eterno fondò la terra, e con l’intelligenza rese stabili i cieli.
Proverbi 3:19

I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani.
Salmo 19:1

Guardando le stelle


Quante volte Davide, custodendo il gregge di suo padre, avrà alzato gli occhi per contemplare la volta stellata! Per questo ha potuto scrivere: “O Eterno, Signore nostro!… Tu hai posto la tua maestà nei cieli… Quando io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi?” (Salmo 8:1-4). Parole di umiltà e di meraviglia di un credente il quale sa che, nonostante la sua piccolezza davanti all’immensità dell’universo, Dio l’ha amato e si è occupato di lui.
L’uomo è l’unico essere vivente che, guardando le stelle, può discernere, al di là di esse, il Creatore. Istruito dalla Bibbia, impara che un Dio così grande si è avvicinato a lui nella persona del Figlio. E che quel Figlio diletto ha voluto lasciare il luogo della gloria per venire sul nostro minuscolo pianeta e dare la propria vita per i peccatori che lo popolano.
Il credente, meravigliato, adora il Dio onnipotente che ha creato i mondi e che, nel suo amore infinito, ha dato il suo unico Figlio per degli esseri miseri e colpevoli. Volteremmo le spalle a questo amore, chiudendo il nostro cuore?

Grande Creatore, tutto hai fatto Tu,
quello che è nel cielo, quello che è quaggiù.
Ma la grazia in Cristo è più grande ancor,

perché è la potenza del tuo immenso amor.