Abbi pietà di me, o Dio, abbi pietà di me,
perché l’anima mia cerca rifugio in te; e all’ombra delle tue ali io mi
rifugio, finché sia passato il pericolo. Io invocherò Dio, l’Altissimo, Dio che
agisce in mio favore.
Salmo 57:1-2
Da un idolo al Salvatore
Davide passava tutto il tempo libero a
elaborare la sua moto, che per lui era un vero idolo. Nelle sue corse sulle
strade viaggiava come un corridore professionista. Un giorno, una vettura
sportiva di grande potenza lo stava seguendo, ma lui non riusciva a
distanziarla. Così si fermò. Si fermò anche l’automobilista che gli disse:
“Complimenti! Che padronanza del mezzo, che spigliatezza! Correre dietro a te è
un vero piacere. Sei proprio l’uomo giusto per correre per la marca di moto che
io rappresento”. Davide intravedeva già gare, successo, gloria e denaro.
Dopo la moto, fu la volta dell’auto. Eccolo impegnato in un
rally internazionale. Correva tutte le domeniche per essere in perfetta forma
il giorno della gara.
"Una domenica – racconta – dopo che
avevo guidato per diciannove ore di seguito, mi sono addormentato al volante.
Mi hanno tirato fuori da un ammasso di ferraglie. Sul comodino del mio letto
d’ospedale non avevo altro che un piccolo Nuovo Testamento regalatomi da una
zia. Non l’avevo mai aperto, ma l’avevo sempre tenuto in tasca per farle
piacere. Lo aprii a caso e lessi: “Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un
vapore che appare per un istante e poi svanisce” (Giacomo 4:14).
Un vapore che appare per un istante e poi
svanisce… È vero, ho sfiorato la morte… e il giudizio di Dio che viene dopo
(Ebrei 9:27). Dio mi parlava
solennemente. Mi stavo rendendo conto della mia follia e della Sua
misericordia."
Quel giorno, Davide trovò la pace con Dio e
mise tutta la sua energia al servizio del suo nuovo Padrone.