Siete stati rigenerati non da seme
corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente
di Dio.
1 Pietro 1:23
Il fondamento della mia vita
Il tempo non ha cancellato il ricordo del
giorno in cui, mentre pregavo nella mia camera, ho letto questa dichiarazione
del Signore: “Colui che viene a me, non lo caccerò fuori” (Giovanni 6:37). L’ho
preso in parola. Fu così che, proprio come dice la Bibbia, dopo aver udito la
parola della verità, il Vangelo della mia salvezza, e avendo creduto in Cristo,
ho “ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso”
(Efesini1:13).
La mia conversione a Dio è un fatto certo.
La mia salvezza non è né un’impressione né un sentimento, e non è neppure
frutto dei miei sforzi e dei miei propositi. Dio è intervenuto e ha fatto della
sua Parola eterna il fondamento della mia vita.
La morte
espiatoria di Cristo e la sua Parola
sono i due soli fondamenti reali della
fede: essi soli ci procurano la pace con Dio.
Qualche tempo dopo aver fatto questo passo
decisivo della fede, mi preoccupavo perché non sentivo né gioia né alcun genere
di sentimento che io credevo dovesse seguire la conversione. Provai un profondo
turbamento spirituale finché, un giorno, un’altra frase del Signore mi ha
illuminato liberandomi dai dubbi: “Ho pregato per te – dice alludendo a Pietro
– affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica
i tuoi fratelli” (Luca 22:32).
La nostra relazione con Dio, ho capito allora,
non si basa sui nostri sentimenti, ma sulla fiducia nella sua Parola. In questo
mondo in cui tutto è continuamente messo in questione, la fede radicata in
Cristo e nella sua Parola sarà sempre l’unico mezzo di salvezza.
H. E. Alexander