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martedì 17 marzo 2020

17 marzo


Io, il SIGNORE… farò del deserto uno stagno, della terra arida una terra di sorgenti, pianterò nel deserto il cedro, l’acacia, il mirto e l’olivo.
Isaia 41:17-19

Nell’ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva”.
Giovanni 7:37

Quando il deserto rinverdisce

La primavera, nel Sahara occidentale del Marocco, è sempre secca anche se non particolarmente calda. Ma l’anno 2006 è stato eccezionale: la pioggia è caduta con abbondanza. Sotto l’effetto dell’umidità, alcune piante sono uscite dalla terra con rapidità incredibile, minuscoli fiori gialli sono spuntati su degli arbusti che sembravano secchi da tempo. Tutto è cambiato grazie a quella pioggia.
Anche la nostra vita potrebbe assomigliare ad un deserto: relazioni che si esauriscono, aridità di cuore, ripiegamento su se stessi, pensieri negativi… Ci manca l’acqua che dà la vita. Più o meno coscientemente, noi abbiamo sete di quest’acqua viva e desideriamo un vero rinnovamento spirituale dove sperimentare compassione, perdono, amore vero. Ma dove trovare tutto questo? Non certo attingendo in noi stessi o ricorrendo alla saggezza umana, ma andando a colui che è il Vivente, andando a Gesù Cristo.
Accanto ad un pozzo, il Signore ha detto a una donna che veniva ad attingere l’acqua: “Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4:13-14). Questa vita conosciuta, vissuta, porta i suoi frutti. Se l’abbiamo ricevuta, potremo, come un deserto che rinverdisce e fiorisce, mostrare amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza (Galati 5:22).