Io, il SIGNORE… farò del deserto uno
stagno, della terra arida una terra di sorgenti, pianterò nel deserto il cedro,
l’acacia, il mirto e l’olivo.
Isaia 41:17-19
Nell’ultimo giorno, il giorno più solenne
della festa, Gesù stando in piedi esclamò: “Se qualcuno ha sete, venga a me e
beva”.
Giovanni 7:37
Quando il deserto rinverdisce
La primavera, nel Sahara occidentale del
Marocco, è sempre secca anche se non particolarmente calda. Ma l’anno 2006 è
stato eccezionale: la pioggia è caduta con abbondanza. Sotto l’effetto
dell’umidità, alcune piante sono uscite dalla terra con rapidità incredibile,
minuscoli fiori gialli sono spuntati su degli arbusti che sembravano secchi da
tempo. Tutto è cambiato grazie a quella pioggia.
Anche la nostra vita potrebbe assomigliare
ad un deserto: relazioni che si esauriscono, aridità di cuore, ripiegamento su
se stessi, pensieri negativi… Ci manca l’acqua che dà la vita. Più o meno
coscientemente, noi abbiamo sete di quest’acqua viva e desideriamo un vero
rinnovamento spirituale dove sperimentare
compassione, perdono, amore vero. Ma dove trovare tutto questo? Non certo
attingendo in noi stessi o ricorrendo alla saggezza umana, ma andando a colui
che è il Vivente, andando a Gesù Cristo.
Accanto ad un pozzo, il Signore ha detto a
una donna che veniva ad attingere l’acqua: “Chiunque beve di quest’acqua avrà
sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete;
anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce
in vita eterna” (Giovanni 4:13-14). Questa vita conosciuta, vissuta, porta i
suoi frutti. Se l’abbiamo ricevuta, potremo, come un deserto che rinverdisce e
fiorisce, mostrare amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza (Galati 5:22).