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lunedì 30 marzo 2020

31 marzo


La predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio.
1 Corinzi 1:18

La croce di Cristo

Anche se la gente non ci fa molto caso, quello che è successo al Golgota quasi duemila anni fa, quando Gesù Cristo fu crocifisso, è l’evento più importante della storia dell’umanità. È là che Dio ha mostrato la sua grazia verso i peccatori facendo cadere il loro castigo sul suo Figlio giusto. È da quell’opera compiuta alla croce che deriva ogni benedizione per chi la crede e l’accetta.
L’apostolo Paolo aveva una profonda convinzione del valore della croce di Cristo. Il suo ardente desiderio era di farla conoscere. Paolo doveva proclamare tutto il senso e la portata del sacrificio di Cristo, e le sue gloriose conseguenze: Dio salva tutti gli uomini che riconoscono il loro peccato e credono. La sua predicazione non si fondava sulla seduzione dell’eloquenza né su ragionamenti di saggezza umana.
Il messaggio della croce sembra non avere quella brillantezza che piace agli esseri umani. La sapienza di Dio non dà una vana soddisfazione alla curiosità dell’intelligenza; essa si rivolge alla coscienza e al cuore. Ecco perché l’uomo che conta sulla propria giustizia o sulla propria intelligenza considera follia la predicazione della croce.
Lettore, se questo fosse il tuo pensiero, ascolta il  solenne verdetto di Dio: “La predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono”. Ma se riconosci di aver bisogno di essere salvato perché sai che le tue colpe ti espongono alla condanna divina, e che la croce è il tuo unico mezzo di salvezza perché è là che Cristo ha cancellato i tuoi peccati, allora per te la croce è la “potenza di Dio” che ti salva dalla condanna eterna. 

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