Le sue opere sono splendide e magnifiche…
Ha lasciato il ricordo dei suoi prodigi.
Salmo 111:3, 4
Il
Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso
grazie, lo spezzò e disse: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è
dato per voi, fate questo in memoria di me”.
1 Corinzi 11:23, 24
Un ricordo per le generazioni future
Si
sta inaugurando il museo commemorativo dello sbarco alleato del 1944 in
Normandia. Un giornalista intervista un insegnante invitato coi suoi alunni a
quella cerimonia: “Pensa che i suoi allievi siano interessati alla guerra?”
–
Certamente, e anche un po’ troppo! Alcuni sono affascinati dalle armi.
–
Allora è utile portarli in questo museo?
–
Sì. Se vogliamo evitare che tragedie come quelle che abbiamo conosciuto noi si
ripetano, dobbiamo mantenere il loro ricordo ben presente nella mente dei nostri
ragazzi”.
Anche
Dio ci invita a ricordarci, non tanto del male che hanno fatto gli uomini, ma
di ciò che Egli ha fatto per noi. È il memoriale che Gesù ha lasciato ai
cristiani affinché non dimentichino il prezzo da lui pagato per la loro
salvezza. La domenica, Gesù invita ogni cristiano a partecipare a un pasto
molto semplice, del pane e del vino, simboli del corpo e del sangue del
Salvatore, dati per noi alla croce. Sono ben venti secoli che i cristiani si
ricordano in questo modo di Gesù Cristo nei luoghi più svariati: chiese,
templi, case, e anche prigioni, grotte, foreste isolate, talvolta in segreto e
a rischio della vita.
Amici
credenti, non dimentichiamo fino a che punto è arrivato per noi l’amore del
nostro Salvatore! Non sono le parole che contano, né le buone intenzioni.
Soltanto i fatti dimostrano la realtà
della nostra fede e del nostro impegno. Cerchiamo dunque di essere presenti
là dove ci si ricorda del nostro Signore, e partecipiamo con adorazione al suo
memoriale.