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venerdì 5 giugno 2020

05 giugno

Le sue opere sono splendide e magnifiche… Ha lasciato il ricordo dei suoi prodigi.

Salmo 111:3, 4

 

Il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è dato per voi, fate questo in memoria di me”.

1 Corinzi 11:23, 24

 

Un ricordo per le generazioni future

 

Si sta inaugurando il museo commemorativo dello sbarco alleato del 1944 in Normandia. Un giornalista intervista un insegnante invitato coi suoi alunni a quella cerimonia: “Pensa che i suoi allievi siano interessati alla guerra?”

– Certamente, e anche un po’ troppo! Alcuni sono affascinati dalle armi.

– Allora è utile portarli in questo museo?

– Sì. Se vogliamo evitare che tragedie come quelle che abbiamo conosciuto noi si ripetano, dobbiamo mantenere il loro ricordo ben presente nella mente dei nostri ragazzi”.

Anche Dio ci invita a ricordarci, non tanto del male che hanno fatto gli uomini, ma di ciò che Egli ha fatto per noi. È il memoriale che Gesù ha lasciato ai cristiani affinché non dimentichino il prezzo da lui pagato per la loro salvezza. La domenica, Gesù invita ogni cristiano a partecipare a un pasto molto semplice, del pane e del vino, simboli del corpo e del sangue del Salvatore, dati per noi alla croce. Sono ben venti secoli che i cristiani si ricordano in questo modo di Gesù Cristo nei luoghi più svariati: chiese, templi, case, e anche prigioni, grotte, foreste isolate, talvolta in segreto e a rischio della vita.

Amici credenti, non dimentichiamo fino a che punto è arrivato per noi l’amore del nostro Salvatore! Non sono le parole che contano, né le buone intenzioni. Soltanto i fatti dimostrano la realtà della nostra fede e del nostro impegno. Cerchiamo dunque di essere presenti là dove ci si ricorda del nostro Signore, e partecipiamo con adorazione al suo memoriale.