Ho il desiderio di partire e di essere con
Cristo, perché è molto meglio.
Filippesi 1:23
Sappiamo
infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta,
abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei
cieli.
2 Corinzi 5:1
La nostra casa nel cielo
Il
Signore Gesù ha detto che verrà a prendere i credenti, ed essi desiderano e
aspettano la sua venuta. La Bibbia ci parla del cielo e di coloro che vi
abitano, in modo da farci familiarizzare con il luogo in cui entreremo.
Una
persona che sta per cambiare paese si informa sul nuovo paese e su ciò che vi
si trova: costumi, lingua, natura, abitanti… Noi stiamo per arrivare in cielo.
La Bibbia ci parla della casa del Padre (Giovanni 14:2) dove per chi ha fede è
preparato un luogo, dimora del Padre e del Figlio, luogo di perenne felicità.
Abbiamo la certezza che vi saremo con
Gesù, resi simili a Lui. Tutto questo è incomprensibile per la nostra
intelligenza limitata, ma la fede ci dà la certezza che il Signore manterrà la
promessa. Egli desidera averci accanto a sé; che prospettiva! Nell’attesa
“gemiamo… aspettando… la redenzione del nostro corpo” (Romani 8:23) quando, con
la risurrezione, ciò che è mortale sarà “assorbito dalla vita” (2 Corinzi 5:4).
Cristiani, quale interesse abbiamo per la
lettura della Bibbia che già ci rivela le benedizioni celesti? Viviamo in un
mondo che passa (1 Giovanni 2:17). Aspettiamo noi il momento di vedere il
Signore?
Se moriremo prima che Egli venga,
raggiungeremo la nostra vera patria, la nostra casa nel cielo. L’apostolo Paolo
si rallegrava al pensiero di “partire” da questo mondo. Per lui la morte era un
guadagno ma, nell’attesa, si impegnava con zelo a piacere a Dio.