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giovedì 18 giugno 2020

18 giugno

O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall’alba… Così ti ho contemplato nel santuario, per veder la tua forza e la tua gloria.

Salmo 63:1, 2

 

Un giorno nei tuoi cortili vale più che mille altrove.

Salmo 84:10

 

Il vero guadagno

 

Prima della conversione, l’apostolo Paolo godeva di molti privilegi. Giudeo osservante, si distingueva per il suo zelo religioso; “quanto alla giustizia che è nella legge” era irreprensibile (Filippesi 3:6). Aveva ricevuto una buona istruzione, alla scuola di un famoso maestro. Ma l’incontro con Gesù Cristo produsse il capovolgimento della sua scala dei valori.

“Ciò che per me era un guadagno – egli dice – l’ho considerato come un danno, a causa di Cristo. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte, per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti. Non che io abbia ottenuto già tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù” (Filippesi 3:7-14).