Tu concepirai e partorirai un figlio, e gli
porrai nome Gesù…
Colui che nascerà sarà chiamato Santo,
Figlio di Dio.
Luca 1:31, 35
Genitori e figli
La
crescita e lo sviluppo del bambino Gesù era un motivo di continuo stupore per i
suoi genitori, Maria e Giuseppe. “Il bambino cresceva e si fortificava; era
pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui… e stava loro sottomesso”
(Luca 2:40, 51). Spesso i suoi genitori non comprendevano ciò che Gesù diceva, ma
è scritto che sua madre “serbava nel suo cuore” tutte quelle cose e le meditava
con gioia. Anche oggi possiamo contemplare con ammirazione, mediante la lettura
dei Vangeli, Colui che, “nato di donna”, era “Dio manifestato in carne”, in
tutta la perfezione della sua natura, senza ombra di peccato, “senza difetto né
macchia”.
Che differenza coi nostri figli, così
simili a noi! La loro natura mostra ben presto le caratteristiche del peccato
che è già in loro, nonostante la bellezza e la freschezza accattivante
dell’infanzia. I genitori cristiani possono trovare stimolo e incoraggiamento pensando all’infanzia di Gesù. Egli ha voluto
iniziare il suo cammino sulla terra proprio come un uomo, ma in Lui abitava
“tutta la pienezza della deità” (Colossesi 2:9). E non è venuto per condannare
i peccatori quali noi tutti siamo, ma è arrivato fino a morire su una croce per
salvarci, per cancellare i nostri peccati e darci la sua propria vita.
Una delle meraviglie della sua grazia è
che, se nessuno è in grado di imitare la sua vita perfetta, Egli ha ora aperto
un cammino in cui ognuno è chiamato a seguirlo, fin dall’infanzia.
(segue sul foglietto di domani)