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sabato 20 giugno 2020

20 giugno

Tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù…

Colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio.

Luca 1:31, 35

 

Genitori e figli

 

La crescita e lo sviluppo del bambino Gesù era un motivo di continuo stupore per i suoi genitori, Maria e Giuseppe. “Il bambino cresceva e si fortificava; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui… e stava loro sottomesso” (Luca 2:40, 51). Spesso i suoi genitori non comprendevano ciò che Gesù diceva, ma è scritto che sua madre “serbava nel suo cuore” tutte quelle cose e le meditava con gioia. Anche oggi possiamo contemplare con ammirazione, mediante la lettura dei Vangeli, Colui che, “nato di donna”, era “Dio manifestato in carne”, in tutta la perfezione della sua natura, senza ombra di peccato, “senza difetto né macchia”.

Che differenza coi nostri figli, così simili a noi! La loro natura mostra ben presto le caratteristiche del peccato che è già in loro, nonostante la bellezza e la freschezza accattivante dell’infanzia. I genitori cristiani possono trovare stimolo e incoraggiamento pensando all’infanzia di Gesù. Egli ha voluto iniziare il suo cammino sulla terra proprio come un uomo, ma in Lui abitava “tutta la pienezza della deità” (Colossesi 2:9). E non è venuto per condannare i peccatori quali noi tutti siamo, ma è arrivato fino a morire su una croce per salvarci, per cancellare i nostri peccati e darci la sua propria vita.

Una delle meraviglie della sua grazia è che, se nessuno è in grado di imitare la sua vita perfetta, Egli ha ora aperto un cammino in cui ognuno è chiamato a seguirlo, fin dall’infanzia.

(segue sul foglietto di domani)