Per sempre, SIGNORE, la tua parola è stabile nei cieli.
Apri i miei occhi e contemplerò le meraviglie della tua legge.
Salmo 119:89, 18
La Bibbia è realmente la Parola
di Dio (1)
La Bibbia è composta da 66 libri suddivisi tra l’Antico e il Nuovo
Testamento, scritti nell’arco di circa 1500 anni, da una quarantina di autori.
Questi uomini erano molto diversi sia per condizione sociale sia per cultura
sia perché vissuti in epoche diverse: un condottiero (Mosè), un pastore (Amos),
dei re (Davide, Salomone), dei sacerdoti (Esdra, Ezechiele), un esattore delle
imposte (Matteo), un medico (Luca), dei pescatori (Pietro e Giovanni) e tanti
altri. Eppure, benché redatta da scrittori così diversi, durante un periodo
lungo e tormentato, la Bibbia presenta una straordinaria unità, con un unico
filo conduttore dalla prima all’ultima pagina.
Al centro del pensiero di
Dio c’è la persona di Gesù Cristo. La sua venuta come Messia
promesso a Israele è ripetutamente annunciata nell’Antico Testamento. Il luogo,
il tempo e le condizioni della sua nascita vi sono descritte in anticipo con
precisione. Anche la sua bellezza morale, le sue sofferenze, la sua morte, la
sua risurrezione e la sua gloria sono annunciate da figure di grande potere
evocativo.
Parecchie centinaia di anni dopo il completamento dell’Antico Testamento,
tutta la storia della vita di Gesù è raccontata da numerosi testimoni oculari
nel Nuovo Testamento: la sua nascita miracolosa, la sua morte, la sua
risurrezione e la sua elevazione in cielo. I suoi caratteri morali sono sempre
stati considerati come un modello ineguagliabile.
Altra cosa meravigliosa è che l’Antico Testamento è illuminato dal Nuovo:
ad esempio, i sacrifici di animali prescritti agli Israeliti sono la figura del
sacrificio di Cristo, il solo capace di togliere i peccati; non solo, ma anche
molti oggetti del culto, i materiali di cui erano fatti, le forme e i colori
stessi, sono raffigurazioni della sua persona e della sua opera.