Una donna, malata di un flusso di sangue da dodici anni, avvicinatasi (a Gesù) da dietro, gli toccò il lembo della veste, perché diceva tra sé: “Se riesco a toccare almeno la sua veste, sarò guarita”… Da quell’ora la donna fu guarita.
Matteo 9:20-22
La svolta della mia vita
«La malattia mi piombò addosso come un’aquila sulla preda. Avvelenato da un
potente pesticida, fui improvvisamente colpito da nausea, vomito e una forte
febbre. Io, ragazzino di dieci anni, esuberante di vita, mi sono trovato
improvvisamente vicino alla morte. Chiamato d’urgenza, il nostro medico di
famiglia diagnosticò una grave epatite tossica e disse sottovoce ai miei
genitori che la prognosi era quasi certamente infausta.
La malattia continuò a peggiorare. Mentre ero quasi in coma, scorsi mia
madre e le mie sorelle sulla soglia della camera da letto. Col viso bagnato di
lacrime, si misero a cantare un vecchio inno le cui parole mi arrivarono al
cuore:
Se solo potessi toccare la
sua veste,
ne basterebbe un lembo
per guarire completamente.
Nonostante la mia grande debolezza, realizzai che, con le parole di quel
canto, Gesù mi diceva che quanto aveva fatto un tempo per quella donna malata,
lo avrebbe fatto anche per me, se solo avessi potuto toccare la sua veste.
Ed è quello che feci con molta semplicità, ponendo in Gesù Cristo tutta la mia fede di fanciullo. Da quel
momento la mia salute migliorò di giorno in giorno. Rimasi ancora molto debole
per parecchi mesi, ma alla fine ci fu la guarigione senza nessuna conseguenza.
Quanto abbiamo lodato il Signore!»