O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall’alba; di te è assetata l’anima mia.
Salmo 63:1
Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia e non avrò paura.
Isaia 12:2
Fiducia o superstizione
Sulle monete degli Stati Uniti figura l’iscrizione: “In God We Trust” (noi
abbiamo fiducia in Dio). Vi sono stati degli atei che hanno proposto
ripetutamente di far sopprimere questa iscrizione, ma un buon numero di
Americani si augura che sia conservata.
È difficile sapere se questo motto corrisponde, per coloro che lo
proclamano, ad un vero bisogno dell’anima, se la necessità di appoggiarsi su
Dio è realmente sentita.
Si sa che subito dopo una catastrofe c’è un incremento nella frequenza dei
luoghi di culto e di preghiera. Ma che cosa avviene in seguito? Non appena
svanisce il timore, molti riprendono le loro attività come se nulla fosse
capitato. Tale slancio verso Dio per la maggioranza era solo un impulso dettato
dalla paura, una forma di superstizione. Ricorrere alla religione può a volte
rassicurare persone angosciate di fronte alla realtà della prova, ma non è la
vera fede in Dio.
In ogni tempo, vi sono stati credenti che hanno posto la loro fiducia
incondizionata in Dio e non sono mai stati delusi. La fede non è una credenza
vaga, ma la conoscenza personale di un Dio che si è rivelato in Gesù Cristo.
Non un Dio lontano, ma un Dio che vuole
entrare nella nostra vita. Egli desidera essere vicino a tutti gli uomini
per parlare loro della sua grazia e per ascoltare quelli che si rivolgono a
Lui. La fede, che è una piena fiducia in Dio, pone il credente in una posizione
di felice dipendenza da Lui, e gli procura la pace in tutte le situazioni.