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mercoledì 20 gennaio 2016

20 Gennaio

La nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria.
Filippesi 3:20, 21

Verremo rapiti… sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.
1 Tessalonicesi 4:17

Dalla terra al cielo

Il cammino che il Signore Gesù ha percorso dal cielo alla terra per la salvezza delle nostre anime è meraviglioso. Non l’ha fatto per costrizione, ma per amore. Noi che crediamo faremo ben presto il cammino in senso inverso; saremo tolti tutti insieme da questa terra di sofferenze, contaminata dal peccato, e portati lontano, verso la gloriosa e santa dimora di Dio. Che corteo sarà!
Cristo è sceso dal cielo solo, ed è stato lasciato solo per compiere l’opera  che ci salva e che, grazie alla fede in Lui, ci rende adatti a partecipare alla Sua gloria. Saranno un numero indescrivibile coloro che, vissuti in tutti i tempi e provenienti da tutti i paesi, verranno risuscitati e andranno ad incontrare il Signore con corpi glorificati. Da quel momento saremo sempre con Lui!
Ora ti domandiamo: farai tu parte di quel corteo? Ma questa domanda ne presuppone altre: Hai tu creduto personalmente al sacrificio di Cristo per essere lavato dai tuoi peccati? Crederlo ti permette di ricevere quella giustizia che rende possibile la tua entrata nella casa del Padre.
Il Signore stesso ti chiede di essere pronto, di aspettarlo. Egli sta per tornare e, avvenuto questo, l’accesso al cielo sarà chiuso (Matteo 25:10). Allora sarà troppo tardi, e chi non avrà creduto udrà la condanna dalla Sua stessa bocca: “Non vi conosco”… “Andate via da me” (v. 12, 41).

Dio non vorrebbe che questo accadesse a te.