Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

domenica 31 gennaio 2016

31 Gennaio

Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente; l’ultimo Adamo è spirito vivificante.
Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo.
1 Corinzi 15:45, 47

Adamo e Cristo, due capostipiti

Nel primo uomo, Adamo, vediamo il peccato, la disubbidienza e la morte; nel secondo uomo, Cristo, la giustizia, l’ubbidienza e la vita. Come ereditiamo per nascita la natura del primo, così ereditiamo mediante la fede la natura del secondo. Il cambiamento che avviene in chi crede è chiamato nel Vangelo “nuova nascita”, sicché il credente ha “due nature”: quella umana, ricevuta quand’è nato, e quella divina, ricevuta al momento della sua conversione.
Ora, come per nascita secondo la carne ereditiamo la natura del primo uomo (Adamo), così con la “nuova nascita” ereditiamo la natura del secondo Uomo (Gesù Cristo).
Il neonato, benché incapace di compiere l’atto di disubbidienza che ridusse Adamo allo stato di creatura decaduta, è ugualmente partecipe della natura di Adamo. Lo stesso è dell’uomo nato da Dio: l’anima rigenerata, benché incapace di compiere la perfetta opera d’ubbidienza dell’ “Uomo Cristo Gesù” è ugualmente partecipe della Sua natura.

Se il peccato del primo uomo non si è fermato su Adamo solo, ma è passato a tutta la sua progenie, così la giustizia non si è fermata sul secondo Uomo, ma “si è estesa a tutti gli uomini” (Romani 6:12-18). Come leggiamo nella Lettera di Giacomo: “Dio ci ha, di sua volontà, generati mediante la parola di verità, affinché in qualche modo siamo le primizie delle sue creature” (1:18).