La conoscenza dello sviluppo dei consigli eterni di Dio lasciano il
credente senza parole. Tutte le domande che si pone trovano una piena e
perfetta risposta.
G
Domande e
risposte!
Quale dei suoi nemici oserebbe toccarlo? Nessuno perché Dio è per lui
(31).
Chi oserà accusarlo? Nessuno perché Dio lo giustifica (33) e, il solo
che potrebbe condannarlo, Cristo, è Colui che è il suo sovrano intercessore
(34).
Cosa potrebbe rifiutargli quel Dio che ha fatto del Suo Figlio il più
grande dei Suoi doni? Niente, anzi “con
Lui”, gli donerà ogni cosa (32).
Chi potrà separarlo dall’amore di Cristo? Niente e nessuno! (35) e
dall’amore di Dio? ancora una volta: niente e nessuno (39)!
G
“In tutte queste
cose”
Il credente che ha
compreso che “tutte le cose cooperano al bene” (28) trova che “tutte queste
cose” gli permettono di sperimentare questo amore, che, altrimenti, non
potrebbe conoscere e realizzare nella propria vita.
La prova può
assumere molti aspetti sia fisici (35), sia invisibili (38), ma in ciascuno di
essi la svariata grazia di Dio si esprime in modo efficiente e completo. Ad ogni aspetto della prova
corrisponderà una forma personale del Suo amore e, quando prenderà fine il
nostro soggiorno terreno con tutte le sue pene, resteremo per l’eternità gli oggetti dell’amore di Dio.
G
“Io sono persuaso”
Ogni credente che
legge e medita queste cose non può che rimanere ammirato di quanto Dio ha fatto ed è per lui, ma una cosa è sapere queste cose altra è realizzarle
nella vita. Tutti i riscattati sono messi a beneficio della bontà di Dio (Salmo 31:19/20), ma quella convinzione che permette di non mormorare o di non
scoraggiarsi è la parte solo di coloro che hanno compreso, come Paolo, che Dio
è tutto per loro. Essi vedono al di là della prova dove c’è un Dio fedele e
pieno d’amore che si prende cura di loro. È come se, in un giorno di pioggia,
riuscissero a vedere il sole al di là delle nuvole nere. Che importa se sono
bagnati, quel sole è quello che li asciuga!
D.C.