A lui che ci ama, e ci ha liberati dai
nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti
del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Amen.
Apocalisse 1:5-6
“A Lui che ci
ama…”
Il cuore di chi crede al Signore Gesù
giubila quando pensa a Lui, perché sa che è soltanto per il Suo sacrificio alla
croce che è stato liberato dalle conseguenze eterne dei suoi peccati; e tutti i
riscattati insieme giubilano e cantano: “A lui che ci ama e ci ha liberati col
suo sangue...”.
Notiamo che non è detto: “A lui che mi ama” bensì “che ci ama”. Ciò è vero per ogni credente. E quanto è importante che
non sia detto: “A lui che ci ha amati
e ci ha liberati col suo sangue” ma: “che ci
ama e ci ha liberati col suo sangue”! L’amore col quale siamo stati amati
rimane lo stesso per l’eternità. Come ci
ha amati quando è stato messo in croce e ha subito il giudizio al nostro posto,
così ci amerà sempre (Giovanni 13:1).
Ma la liberazione per mezzo del sangue di
Gesù è avvenuta per tutti coloro che di cuore credono in Lui, e ciò una volta
per sempre (Romani 5:9; Ebrei 10:14). Esiste, è vero, per il credente una
giornaliera purificazione, ma questa non avviene per mezzo del sangue di Cristo
bensì, sulla base del sangue versato una volta per sempre, per mezzo della
Parola di Dio (Giovanni 13:5-10; 17:17; Efesini 5:26).
Quale grazia poterci riposare sulla
perfetta opera di salvezza di Cristo e poter cantare di cuore quel cantico: “A
lui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue”. Ma il
Signore ha fatto ancora di più: ha introdotto i Suoi nella Sua stessa
posizione. è Egli Re e Sommo
Sacerdote? Essi sono re e sacerdoti. Con Lui regneranno e per Lui offrono fin
d’ora a Dio sacrifici di lode e glorificano il suo nome (1 Pietro 2:9; Ebrei
13:15).