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domenica 3 gennaio 2016

3 Gennaio

L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente.
Salmo 42:2

Nell’ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva”.
Giovanni 7:37

Aver sete di vita

L’acqua è indispensabile alla vita. Il nostro corpo è costituito per circa il 60% di acqua. Senza bere, anche solo per pochi giorni, si muore disidratati. La sensazione di sete agisce sul piano fisico come un sistema d’allarme. Ma, sul piano spirituale, non è anche così?
Molto tempo fa, una donna samaritana, venuta ad attingere acqua da un pozzo, ebbe un incontro con Gesù (Giovanni 4:7-27). Egli le chiese semplicemente “Dammi da bere”, ma colse l’occasione per parlarle della sete interiore di ogni essere umano: “Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo; – le disse ma chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna”.
La coscienza di quella donna si risvegliò; una luce l’aveva colpita. Ella percepì di essere di fronte alla sorgente della vita, dell’amore divino, di ogni vera gioia. Delusa dalla propria esistenza (aveva avuto cinque mariti e l’uomo col quale viveva non era suo marito) e col cuore vuoto, ha bevuto quelle parole del Cristo. Chi più di lei aveva bisogno di quell’acqua “che scaturisce in vita eterna”?

Da allora sono trascorsi duemila anni. Come incontrare oggi Colui che può colmare le nostre aspirazioni più profonde, riempire i vuoti dell’anima nostra? Egli ci parla nei Vangeli; ascoltiamolo. Le Sue parole penetreranno in noi come quell’acqua che dà la vita eterna. Ascoltiamolo quando ci dice, alla fine della Bibbia: “Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita” (Apocalisse 22:17).