Imparate a fare il
bene; cercate la giustizia, rialzate l’oppresso, fate giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova! “Poi venite, e discutiamo”, dice il SIGNORE.
Isaia
1:17-18
Non lasciarti vincere
dal male, ma vinci il male con il bene.
Romani
12:21
Liberi
di fare il bene!
Chi, per essere un buon cristiano, incominciasse a imporsi con la
forza delle rinunce, sbaglierebbe strada e ben presto si fermerebbe. La
motivazione interiore di ogni rinuncia è l’amore per Cristo. Si rinuncia perché
si ha Lui, si conosce Lui. Paolo dice: “Per il quale (Gesù Cristo) ho rinunciato a tutto” (Filippesi 3:8). E poi si
continua a rinunciare a tante cose per essere d’esempio nel bene, per conoscere
il Signore sempre meglio e per onorarlo sempre di più.
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La “legge della libertà” di cui parla Giacomo nella sua Lettera, è
quella che fa fare a un cristiano la volontà del Signore perché la conosce e
trova il suo piacere nel compierla. Io ubbidisco alla legge della libertà
quando la mia volontà coincide con quella di Dio.
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I valori di questo mondo e le sue ambizioni sono un nemico mortale; un
nemico che si oppone all’onestà, alla giustizia, al rigore morale. E quando
“sorride” e si dimostra comprensivo e condiscendente, il mondo è ancora più
pericoloso di quando combatte la sua guerra.