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venerdì 22 aprile 2016

22 Aprile

Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene.
Isaia 5:20

Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio, chi fa il male non ha visto Dio.
3 Giovanni 11

La questione del bene e del male

La questione del bene e del male è al centro di tutte le religioni. Alcune presentano Dio come essendo al di sopra del bene e del male, insensibile al bene e al male, e quest’idea porta i loro adepti a un certo fatalismo davanti alla sofferenza e ad una vaga idea di ciò che è veramente il bene.
Le fede cristiana, invece, prende sul serio la distinzione fra il bene e il male. Essa accetta ciò che dichiara la Bibbia, cioè che Dio è assolutamente “buono” e “giusto”, che è estraneo a qualsiasi forma di male (Abacuc 1:13). Dio ci insegna ciò che è il bene e condanna il male. Ecco perché vuole che ci comportiamo in modo giusto e buono.
Dio ha creato tutte le cose buone: il mondo, lo spazio e il tempo, il caldo e il freddo, i colori, i sapori, tutti gli esseri viventi, e soprattutto l’uomo. Ma molte cose sono state degradate dal peccato dell’uomo. Dio allora ci chiama, uno ad uno, per ricondurci a Sé. Era già il messaggio dei profeti dell’Antico Testamento, ed è pure quello di Gesù Cristo.

Ma il Cristo ha fatto ben più di questo: non solo ha insegnato il bene e denunciato il male ma, alla croce, si è caricato Lui di tutto il mio peccato e di tutto il male che l’uomo ha introdotto, e Dio lo ha condannato e giudicato. L’amore del Dio della Bibbia ci propone una liberazione completa dal peccato. È un atto della grazia di Dio che anche oggi ci è offerto.