Nell’angoscia gridano al SIGNORE ed egli li libera dalle loro tribolazioni. Egli riduce la tempesta al
silenzio e le onde del mare si calmano. Si rallegrano alla vista delle acque
calme ed egli li conduce al porto tanto sospirato.
Salmo 107:28-30
Un pilota invisibile
Dal carattere violento, Dan aveva dato tante
preoccupazioni alla sua famiglia. Aveva una passione: navigare. Così, riuscì a
farsi ingaggiare su un peschereccio e per molti anni solcò i mari. Tom, un suo
compagno, aveva provato a parlargli di Gesù Cristo, ma senza alcun risultato.
Un notte, mentre si trovano in mare aperto, si
scatena una tempesta. Dan è alla barra del timone con Tom. La via di scampo è
una sola: cercare di raggiungere il porto più vicino. Ma un’onda enorme spazza
il ponte dell’imbarcazione e fa precipitare Tom nelle acque burrascose.
Impossibile per Dan cercarlo in mezzo al mare così scatenato! Bisogna che si
aggrappi alla barra e si impegni in una battaglia disperata per raggiungere la
costa. Quanto sono lunghe quelle ore in cui, attaccato al timone, cerca disperatamente
di scorgere il minimo bagliore di un faro nella notte fonda! Con il freddo che
lo gela, con gli spruzzi che gli sferzano il volto, disperato e allo stremo
delle forze, Dan fa ciò che non avrebbe mai creduto di fare, e grida: “O Dio,
aiutami!”
“Qualcosa di strano è accaduto”, racconta. Il timone
è diventato più leggero da manovrare, come se una mano energica lo impugnasse,
e il peschereccio ha cambiato leggermente traiettoria. Poi il vento si è
calmato, ed ero ormai nel canale! Sapevo che Dio mi era venuto in aiuto”.
Da quel giorno la vita di Dan cambiò
completamente. Parla volentieri di quel Pilota invisibile che lo aveva condotto
fino al porto, e di Tom, il suo compagno che amava il suo Salvatore, che parlava di Lui, e che ora Lo aveva raggiunto
nel cielo.