Si sono infiltrati fra di voi certi uomini… e
negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo.
Giuda 4
Molti camminano da nemici della croce di Cristo
(…ve lo dico anche ora piangendo).
Filippesi 3:18
1. Conversazione sul
treno
Un giovane studente cristiano ogni fine settimana
ritornava in treno a casa dei genitori, e conversava volentieri con coloro che
si trovavano nel suo scompartimento. Egli sapeva cogliere le occasioni che si
presentavano per parlare di Gesù, che lui conosceva come suo Salvatore e suo
vero Amico.
Un giorno, circa quindici anni fa, dopo qualche
scambio banale, il suo vicino gli disse ad un tratto: “Ricorda le atrocità
dell’ex Jugoslavia? Non pensa che si trattasse di una guerra di religione? Si credeva
che gli Occidentali fossero diventati tolleranti, invece… Anche se volessi, non
potrei credere a Dio, vedendo come i cristiani si comportano!”
Quest’ultima frase era l’occasione che il giovane
cristiano aspettava per parlare di ciò che gli stava a cuore: “Sì, è spiacevole
vedere delle persone che si definiscono cristiane rinnegare gli insegnamenti di
Cristo: «Amate i vostri nemici… benedite quelli che vi maledicono» (Luca 6:27,
28). L’apostolo Paolo scrive, in Romani 12:17, «Non rendete a nessuno male per
male»; solo chi si comporta così è un
vero cristiano, una persona che è per i suoi simili come un segnale
stradale che indica la giusta direzione. Per essere un cristiano non basta che
lei sia battezzato o che abbia fatto la comunione; non basta nemmeno una vita
onesta; è indispensabile riconoscersi
colpevoli davanti a Dio, credere che Gesù Cristo ha accettato di subire,
alla croce, il giudizio di Dio che noi tutti meritavamo.”
(segue
domani)