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lunedì 11 aprile 2016

11 Aprile

Non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.
Romani 10:12-13

Dio, nostro Salvatore… vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.
1 Timoteo 2:3-4

Gesù abbatte le barriere
Leggere Luca 7:1-10

La potenza di Gesù è stata messa in evidenza da numerose guarigioni operate fra i Giudei della sua epoca. Ma essi non pensavano che fosse disposto a farne partecipi anche uno straniero, un Romano, per esempio, o uno schiavo. Che l’amore di Dio potesse valicare i confini del popolo d’Israele era per loro un fatto del tutto nuovo. Ma Gesù si reca dall’ufficiale romano, guarisce il suo servo e dichiara davanti a tutti il suo apprezzamento particolare per la fede di quell’uomo.
Gesù è venuto a portare al mondo intero un messaggio di liberazione. Non sarebbe un “grande Salvatore” se fosse venuto per salvare soltanto una particolare categoria di persone. Egli è il “nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù” (Tito 2:13). Ancora oggi non sono soltanto i “fedeli delle chiese” che possono essere salvati, ma tutti coloro che ricevono l’offerta gratuita della salvezza per mezzo della fede in Gesù Cristo. Tutti sono chiamati in causa: uomini di cultura o illetterati, ricchi o poveri, neri o bianchi. Il sacrificio di Cristo è perfettamente sufficiente per salvare chiunque crede in Lui.

L’apostolo Paolo, parlando da giudeo a dei Giudei, dice: “Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No affatto!” (Romani 3:9). E spiega che, senza eccezione, “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (v. 23), ma che tutti coloro che credono, e soltanto loro, sono perdonati e resi giusti gratuitamente dalla Sua grazia (v. 24).