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domenica 10 aprile 2016

10 Aprile

“Vedi questa donna?... Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Tu non mi hai versato l’olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Perciò io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama”.
Luca 7:44-47

L’eccellenza di Gesù Cristo (5)
Incomprensibile abbassamento

La vera grandezza accetta di abbassarsi. Quanto è grande questo Gesù che riceve il muto omaggio di una donna peccatrice! (Luca 7:36-50). A costo di scandalizzare l’orgoglio religioso di Simone il fariseo, Egli lascia che quella donna si prostri davanti a Lui in quel modo così commovente: senza dire una parola, ella piange umilmente ai Suoi piedi, li copre di baci e li unge di profumo.
Chi di noi potrebbe stimarsi degno di uno sguardo d’attenzione da parte di Gesù? Eppure, nessuno è troppo semplice o troppo colpevole o troppo insignificante per Lui. Che si tratti di quella donna biasimata a causa della sua vita di peccato, o di Zaccheo, esattore delle imposte, bersaglio di giuste accuse, o ancora di Nicodemo, capo spirituale dei Giudei, che era andato da Lui di notte, tutti hanno libero accesso al Salvatore. Anch’io, e anche tu, caro lettore, chiunque tu sia.
La vera grandezza non spaventa e non rifiuta nessuno. Essa è umile e accetta un abbassamento totale. Gesù ne è stato la perfetta espressione. Egli, che era Dio, è venuto non come il Dio santo che giudica i peccatori, ma come il Salvatore umile e mansueto che dà la vita per tutti. Egli “prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini,… umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce” (Filippesi 2:7, 8).

(segue e si conclude domenica prossima)