Voi siete una lettera di Cristo… scritta non con
inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente.
Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo.
2 Corinzi 3:3; 5:20
2. Segnali stradali
Nello scompartimento, la conversazione si prolunga.
“I cristiani – dice il giovane di cui abbiamo parlato ieri – i veri discepoli,
cioè coloro il cui cristianesimo non si limita a delle semplici pratiche
religiose, ma corrisponde a un impegno interiore, sono come dei segnali stradali che indicano Gesù. Un
segnale può essere sbiadito, messo un po’ di sbieco, ma l’importante è che ci
si possa ancora leggere ciò che indica e che la destinazione proposta sia Gesù
Cristo e Lui solo.
Il nostro giovane amico ricorda che Gesù non ha
mai proposto di credere nei cristiani per essere salvati, ma di
credere in Cristo. Ciò di cui l’uomo ha bisogno non è un cristianesimo di
pratiche o d’imitazione che consisterebbe nel ricalcare la condotta di qualche
suo discepolo, per fedele che sia stato. Il cristianesimo autentico è il
risultato di un cambiamento interiore prodotto dall’incontro personale con
Cristo. La vita del credente prende allora una nuova direzione: egli volta le
spalle ai vecchi obiettivi per perseguirne dei
nuovi. In un certo senso la sua vita fa la grande
svolta, come quei cristiani a cui si rivolgeva l’apostolo Paolo circa 2000 anni
fa dicendo: “Vi
siete convertiti dagli idoli a Dio
per servire il Dio vivente e vero” (1 Tessalonicesi 1:9).
Amici cristiani, cerchiamo di essere dei segnali
chiaramente leggibili, non nascosti o male orientati! Viviamo in modo da
indicare chiaramente il nome del nostro Salvatore e la direzione per arrivare a
Lui.