Siete
stati comprati a caro prezzo.
1 Corinzi 6:20
Il tesoro e la perla
(leggere Matteo 13:44-46)
Queste due parabole, dell’uomo che trova un
tesoro e del mercante che trova una perla pregiata, non rappresentano il
peccatore che trova il tesoro della salvezza o che scopre in Gesù la perla di
gran valore. L’uomo e il mercante vendono tutto ciò che posseggono pur di avere
quel tesoro e quella perla, ma il peccatore non ha nulla da vendere per
comprare la salvezza! La grazia è offerta gratuitamente a chi vuole accettarla.
Questi due racconti, invece, ci presentano il
Signore Gesù che, sapendo quale tesoro stava per ricavare da questo mondo (i veri
credenti), ha “speso” tutto per acquistarlo, ha dato la propria vita.
Questo “vendere tutto” ci fa riflettere su ciò
che il Signore ha lasciato quando è venuto nel mondo. Nel farsi uomo ha
“spogliato” Se stesso; come uomo, s’è “umiliato”, ha rinunciato a tutti i Suoi
diritti di Messia, alla considerazione che gli era dovuta da parte degli
uomini, e anche alla simpatia dei discepoli. Alla fine ha dato se stesso
morendo sulla croce (Filippesi 2:6-8). Dal campo del mondo ha tratto un tesoro, composto da tutti i Suoi
riscattati; ognuno è un gioiello prezioso, che è stato acquistato a caro
prezzo; tutti insieme formano quel “tesoro” che è la Chiesa, l’insieme di tutti
i veri credenti (Galati 2:20; Efesini 5:2).
Nella parabola, il Signore si presenta anche come
un mercante che cerca delle belle perle; e quando ne ha trovata una di gran
prezzo vende tutto ciò che ha e la compra. Anche la perla raffigura la Chiesa, la
Sua Sposa, per la quale ha dato la propria vita (Efesini 5:25).