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lunedì 3 ottobre 2016

3 Ottobre

Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Matteo 5:9

Mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo.
Romani 5:10

Dei ponti o delle scale?

Il filosofo Gustave Thibon ha scritto: “Per unire gli uomini non serve a nulla costruire dei ponti, bisogna erigere delle scale. Colui che non è salito fino a Dio non ha mai incontrato il proprio fratello”.
Ai giorni nostri, una delle più grandi preoccupazioni è quella di unire gli uomini per costruire la pace; i diplomatici di molte nazioni si adoperano per evitare le crisi e i conflitti.  Benché ci si affanni molto a stabilire e rinforzare delle relazioni orizzontali tra gli uomini e tra le nazioni, non ci si preoccupa affatto di istaurare una relazione verticale con Dio, e questa mancanza è la principale causa delle difficili relazioni tra gli uomini.
La Bibbia, Parola di Dio, ci dice che l’origine delle guerre e dei conflitti non sta nelle circostanze esterne, ma nel profondo del cuore di ogni essere umano; quindi, una pace basata su degli accordi diplomatici sarà sempre una pace fragile e provvisoria.

La pace con Dio è alla base della vera pace, ed è per questo che Egli (non l’uomo) ha “eretto una scala” tra cielo e terra, mandando Gesù Cristo che, con il suo sacrificio, ha gettato le basi per riconciliare l’uomo con Dio. Accettandolo come nostro Salvatore, il Signore ci rende capaci di amare non solo coloro che ci sono vicini ma persino i nostri nemici, diventando a nostra volta dei fautori di pace.