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giovedì 10 agosto 2017

10 agosto

(Gesù disse:) Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come.
Marco 4:26-27

Lavoro misterioso

Gesù usa un paragone sorprendente per far capire ai suoi discepoli che cosa sia oggi il “regno di Dio”; è il granello di frumento che germoglia in modo invisibile, cresce, e forma poi gli steli e le spighe del futuro raccolto.
Il Signore Gesù è stato quel seminatore che ha lavorato con fatica, come lo descrive il Salmo 126 (v. 6): “Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere”. Ha faticato e sofferto sotto il peso delle nostre miserie, ed è arrivato fino al punto di dare la sua vita per noi, come il granello di frumento che cade in terra e muore per dare una vita nuova a un gran numero di credenti (Giovanni 12:24).
Da allora il mondo va per la sua strada, il peccato e i mali continuano a diffondersi. Il regno di giustizia e di pace che Gesù aveva annunciato non si è insediato… ma occorre aver pazienza! Dio sta compiendo un lavoro misterioso; la potenza di una vita nascosta, ma vittoriosa, sta agendo. Lo Spirito di Dio fa “nascere di nuovo” un’anima dopo l’altra, per mezzo della fede nel Vangelo. Chi crede entra in questo “regno di Dio” che non attirerà l’attenzione fino al giorno in cui Gesù ritornerà. Allora prenderà con sé tutti i suoi per apparire in seguito con loro, trionfare sui nemici e stabilire un regno visibile. “Tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni”!

Fino a quel momento i credenti sono, come è stato Lui, stranieri in questo mondo.