Lodate
l’Eterno dai cieli; lodatelo nei luoghi altissimi. Lodatelo sole e luna;
lodatelo voi tutte, stelle lucenti.
Salmo 148:1,3
La mia
bocca ti loderà con labbra gioiose.
Salmo 63:5
Un canto di lode
Chi
non è mai stato colpito dalla bellezza della natura? In primavera, ad esempio,
quando i prati rinverdiscono, gli alberi da frutto si coprono di fiori e gli
uccelli fanno udire i loro canti nel sottobosco, ci pervade un senso di gioia.
Questa bellezza, quest’esplosione di vita, è come una lode che sale verso il
Creatore.
Purtroppo,
il canto del creato è spesso soffocato dal chiasso suscitato dall’uomo, dalla
sua attività frenetica, spesso opprimente, che produce grida e sospiri. Sono i
“gemiti” di un creato che soffre a causa del peccato degli uomini (Romani 8:
22-23).
Assordati
dal rumore, riusciamo a sentire i canti di lode e di gioia? E noi, li sapremmo
cantare? Spesso le canzoni che si ascoltano sono un’eco del vuoto che angoscia
l’uomo, o sono un pianto per le delusioni sofferte.
Amici
cristiani, impariamo a cantare con gioia! Non si tratta di tecnica, che non è
difficile da imparare, ma di avere un cuore felice e una fede profondamente
radicata in Dio, Creatore, Redentore, Dio d’amore e Dio della vita. Vivere in
sua presenza ci rende capaci di cantare un cantico di lode in suo onore.
O mio Signor, se guardo il ciel,
le stelle,
se penso ai mondi, opra di tua
man,
se odo il tuon, la voce tua
possente
che il tuo poter mi porta a
meditar,
l’anima mia, Signore, canta a te:
Grande tu sei! Grande tu sei!