Egli (Cristo)
fu crocifisso per la sua debolezza; ma vive per la potenza di Dio; anche
noi siamo deboli in lui, ma vivremo con lui mediante la potenza di Dio.
2 Corinzi 13:4
Vinto o vincitore?
Che apparente disfatta! Gesù, il Messia,
che si distingueva fra tutti in mezzo al popolo per la sua potenza che guariva
malati di ogni genere, sembrava destinato ad un brillante avvenire. Le sue
parole di grazia e la sua instancabile dedizione nel dare sollievo alle miserie
umane, avevano attirato attorno a lui delle immense folle. I suoi discepoli
erano persuasi che stesse per salire sul trono d’Israele dopo aver scacciato
gli invasori Romani.
Eppure, nonostante la sua potenza, Gesù
Cristo si è lasciato arrestare, giudicare, condannare e crocifiggere tra due
malfattori. Quando soffriva sulla croce, in un’apparente debolezza della quale
coloro che assistevano alla scena si beffavano (Matteo 27:39-44), la sua
potenza sarebbe ancora stata in grado di liberarlo da quel supplizio (Matteo
26:53). Ma il suo amore per noi e il desiderio di liberarci dal giudizio che ci
aspettava, gli ha fatto sopportare tutto quel dolore.
Quando morì, la sconfitta sembrava
evidente, e i suoi nemici credettero di averlo sopraffatto; invece, Gesù uscì vittorioso dalla morte. La
morte non ha potuto trattenerlo ed Egli è uscito trionfante dalla tomba (Matteo
28:2-6). Ora il Signore è vivente e desidera mettersi in contatto con noi
tramite la sua Parola, e ci invita a
credere in lui, che ha vinto la morte. Ancora oggi, Egli dona la vita
eterna a tutti quelli che, per fede, credono nel suo sacrificio e nella sua
vittoria.