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mercoledì 15 novembre 2017

15 settembre

Egli (Cristo) fu crocifisso per la sua debolezza; ma vive per la potenza di Dio; anche noi siamo deboli in lui, ma vivremo con lui mediante la potenza di Dio.
2 Corinzi 13:4

Vinto o vincitore?

Che apparente disfatta! Gesù, il Messia, che si distingueva fra tutti in mezzo al popolo per la sua potenza che guariva malati di ogni genere, sembrava destinato ad un brillante avvenire. Le sue parole di grazia e la sua instancabile dedizione nel dare sollievo alle miserie umane, avevano attirato attorno a lui delle immense folle. I suoi discepoli erano persuasi che stesse per salire sul trono d’Israele dopo aver scacciato gli invasori Romani.
Eppure, nonostante la sua potenza, Gesù Cristo si è lasciato arrestare, giudicare, condannare e crocifiggere tra due malfattori. Quando soffriva sulla croce, in un’apparente debolezza della quale coloro che assistevano alla scena si beffavano (Matteo 27:39-44), la sua potenza sarebbe ancora stata in grado di liberarlo da quel supplizio (Matteo 26:53). Ma il suo amore per noi e il desiderio di liberarci dal giudizio che ci aspettava, gli ha fatto sopportare tutto quel dolore.

Quando morì, la sconfitta sembrava evidente, e i suoi nemici credettero di averlo sopraffatto; invece, Gesù uscì vittorioso dalla morte. La morte non ha potuto trattenerlo ed Egli è uscito trionfante dalla tomba (Matteo 28:2-6). Ora il Signore è vivente e desidera mettersi in contatto con noi tramite la sua Parola, e ci invita a credere in lui, che ha vinto la morte. Ancora oggi, Egli dona la vita eterna a tutti quelli che, per fede, credono nel suo sacrificio e nella sua vittoria.