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sabato 25 novembre 2017

25 novembre

Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato.
Luca 24:5-6

Dio ha risuscitato (Gesù) dai morti. Di questo noi siamo testimoni.
Atti 3:15

La corsa verso il sepolcro
(Giovanni 20:1-10)

Nel museo di Orsay a Parigi, c’è un enorme dipinto che rappresenta gli apostoli Pietro e Giovanni che corrono verso il sepolcro di Gesù, la mattina della risurrezione. I loro volti sono segnati dall’emozione e Pietro, il più anziano dei due, corre più adagio di Giovanni. Appena due giorni prima aveva rinnegato il suo Maestro ben tre volte, e l’amarezza per quel tradimento è ancora nel suo cuore quella domenica mattina. È forse questo che gli fa rallentare la corsa?

Vediamo il seguito: Giovanni arriva per primo e vede che la grossa pietra che serviva da chiusura, era stata rotolata, ma impressionato e rispettoso non vi entra. Poi arriva Pietro il quale, senza esitare, entra e constata che il lenzuolo, con il quale avevano avvolto il corpo di Gesù, era per terra e che il sudario che gli copriva il capo era piegato e posato in un luogo a parte. Non c’era il disordine che avrebbero lasciato dei discepoli se avessero voluto in tutta fretta portare via il corpo del loro Maestro; al contrario, era tutto in ordine. Erano di fronte alla testimonianza del miracolo più straordinario della storia: la risurrezione di Gesù Cristo. Lo avevano visto morire su una croce il venerdì precedente; delle donne avevano poi detto che era vivo, ed ora si trovano di fronte al suo sepolcro vuoto. Per Giovanni non serve altro: egli vede e crede. Quanto a Pietro, non osa rallegrarsi fino a quando non ha avuto un colloquio a tu per tu con il suo Salvatore, che lo ha rassicurato del suo perdono (Giovanni 21:15-23). Da quel giorno proclamò la risurrezione di Gesù Cristo in ognuna delle sue predicazioni.