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martedì 21 novembre 2017

21 novembre

Tu, o Eterno, sei uno scudo attorno a me, sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo.
Salmo 3:3

Quelli che lo guardano sono illuminati.
Salmo 34:5

Liberato dalla vergogna

Dall’infanzia fino alla morte, Davide si è distinto per la sua fede in Dio e la sua fedeltà, nonostante che la sua vita abbia avuto alti e bassi. Ad esempio, prima di diventare re d’Israele, scoraggiato, lasciò il suo paese per andarsi a rifugiare, nascondendo la sua identità, in mezzo ai nemici del popolo di Dio (1 Samuele 21:10-15). Qualche anno dopo, si rifugiò nuovamente presso lo stesso re nemico, si mise al suo servizio e poco mancò che combattesse contro il suo stesso popolo. Che vergogna per lui!
L’Eterno non lo aveva abbandonato in quello stato, ma si prese cura di lui (Salmo 34), liberandolo dalla disperazione e facendogli sentire la sua bontà con la sua presenza. La fede di Davide aveva vacillato, ma Dio, che accetta anche la fede più debole, lo fortificò e gli diede nuovo coraggio.

Come Davide, anche noi possiamo constatare che il Signore ci protegge e che, se confidiamo in lui, ci libera dalla vergogna dei nostri peccati e ci fa proseguire con dignità il nostro cammino. Questa liberazione non avviene per merito nostro, ma perché Gesù Cristo ha portato su di sé la nostra condanna. Prendendo il nostro posto alla croce, ha subìto il castigo di Dio. Seguendo il Signore, impareremo a vivere onestamente facendo del bene. Anche se siamo delle persone “normali”, nella scala sociale, la forza interiore che ci dà il nostro Salvatore ci aiuterà a superare le difficoltà della vita e a confidare in lui completamente. Allora lo potremo ringraziare per le liberazioni, immeritate, che compie ogni giorno in nostro favore.