Tu, o Eterno, sei uno scudo attorno a me,
sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo.
Salmo 3:3
Quelli che lo guardano sono illuminati.
Salmo 34:5
Liberato dalla
vergogna
Dall’infanzia fino alla morte, Davide si
è distinto per la sua fede in Dio e la sua fedeltà, nonostante che la sua vita
abbia avuto alti e bassi. Ad esempio, prima di diventare re d’Israele,
scoraggiato, lasciò il suo paese per andarsi a rifugiare, nascondendo la sua
identità, in mezzo ai nemici del popolo di Dio (1 Samuele 21:10-15). Qualche
anno dopo, si rifugiò nuovamente presso lo stesso re nemico, si mise al suo
servizio e poco mancò che combattesse contro il suo stesso popolo. Che vergogna
per lui!
L’Eterno non lo aveva abbandonato in
quello stato, ma si prese cura di lui (Salmo 34), liberandolo dalla
disperazione e facendogli sentire la sua bontà con la sua presenza. La fede di
Davide aveva vacillato, ma Dio, che accetta anche la fede più debole, lo
fortificò e gli diede nuovo coraggio.
Come Davide, anche noi possiamo
constatare che il Signore ci protegge e che, se confidiamo in lui, ci libera
dalla vergogna dei nostri peccati e ci fa proseguire con dignità il nostro
cammino. Questa liberazione non avviene per merito nostro, ma perché Gesù
Cristo ha portato su di sé la nostra condanna. Prendendo il nostro posto alla
croce, ha subìto il castigo di Dio. Seguendo il Signore, impareremo a vivere
onestamente facendo del bene. Anche se siamo delle persone “normali”, nella
scala sociale, la forza interiore che ci
dà il nostro Salvatore ci aiuterà a superare le difficoltà della vita e a
confidare in lui completamente. Allora lo potremo ringraziare per le
liberazioni, immeritate, che compie ogni giorno in nostro favore.