Caleb… aveva pienamente seguito l’Eterno.
Giosuè 14:14
(Pietro
disse a Gesù:) “Ecco,
noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito”.
Matteo 19:27
Il pastore… le pecore lo seguono, perché
conoscono la sua voce. Ma un estraneo non lo seguiranno… perché non conoscono
la voce degli estranei.
Giovanni 10:2-5
Seguire il Signore
Caleb “aveva pienamente seguito l’Eterno,
il Dio d’Israele”, che cosa significa?
Quando facciamo un’escursione in
montagna, seguiamo una guida. La relazione tra l’escursionista e la sua guida è
basata sulla fiducia e sull’obbedienza. Sui pendii ghiacciati, mettiamo i piedi
sulle sue orme; nei passaggi rocciosi, guardiamo cosa fa lui per superare gli
ostacoli. Se la guida decide che bisogna rinunciare a causa del maltempo, si fa
dietrofront e si torna alla base. Invece, se dice che possiamo arrivare fino
alla cima, sopportiamo la fatica e riprendiamo la marcia.
Il Signore Gesù invita il credente a
seguirlo, un po’ come uno scalatore con la sua guida. Dando la sua vita per noi
sulla croce, Egli ci ha dimostrato che merita
la nostra più totale fiducia. Certo, noi non lo vediamo con gli occhi, ma
lo vediamo per mezzo della fede, con l’aiuto dello Spirito Santo e della
Bibbia.
Inoltre, se seguo qualcuno ho gli occhi
puntati su di lui e osservo attentamente le sue mosse. Imitare il Signore significa
cercare di assomigliargli. In ogni
situazione in cui Dio mi pone, il suo obiettivo è che io rifletta fedelmente
Gesù, nel mio modo di essere, di parlare, di comportarmi e forse anche di
soffrire.
Per seguire il Signore, bisogna anzitutto
conoscerlo come il Pastore, il buon pastore che dà la sua vita per le pecore.
“Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; e io
do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano”
(Giovanni 10:11, 27-28).