Dov’è
il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore.
Nessun
domestico può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o
avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e
Mammona (cioè la ricchezza).
Luca 12:34; 16:13
I soldi non danno la felicità
Questo
noto proverbio è veramente condiviso? Non si direbbe; basta pensare a quanta
gente partecipa alle tante lotterie e scommesse, a quanti frequentano i casinò
o non rinunciano a tentare la fortuna con un semplice Gratta e Vinci.
Il
sistema del mondo fa luccicare davanti agli occhi una felicità fondata sul
denaro e sul successo, ma la Bibbia ci mostra l’insidia nascosta: “L’amore del
denaro è radice di ogni specie di mali;
e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati
molti dolori” (1 Timoteo 6:10).
Il
denaro è certamente utile, ma non deve
diventare un idolo. Una parabola del Signore (Luca 12:16-21) illustra i
versetti del giorno. Un proprietario terriero ha avuto degli abbondanti
raccolti; e dice fra sé e sé: Non ho abbastanza posto per immagazzinare tutto
questo grano; costruirò dei silos più grandi, e poi potrò ritirarmi, riposarmi
e godermi la vita! Ma Dio gli dice: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti
sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?” Gesù conclude:
“Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio”.
Tutti,
ricchi o poveri che siano, possono essere talmente attratti dal denaro da
diventare preda del desiderio di avere sempre di più, e più degli altri.
Facciamo attenzione a non cadere anche noi in questo tranello.
Per
contro, Gesù Cristo, quand’era uomo in questo mondo, non ha mai desiderato nulla
per Sé. Qual era il suo movente? “Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi” (Efesini 5:2). Vale la pena dare ascolto
a quello che ci dice.