“Risvégliati,
o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce”.
Efesini 5:14
Mentre
noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi.
Romani 5:6
Ultima chiamata
In
un’aerostazione, un viaggiatore con accanto il suo bagaglio si era assopito su
una poltroncina. L’orario del suo volo era chiaramente scritto sul biglietto,
ma non sentì l’ultima chiamata che invitava i viaggiatori ad affrettarsi verso
l’imbarco. Continuò a dormire. Poi la porta venne chiusa, la passerella
ritirata, e l’aereo decollò… senza di lui.
Lettore,
forse hai sentito parlare del Vangelo. Esso propone a tutti il mezzo per essere
eternamente felici alla presenza di Dio
quando saremo chiamati a lasciare questo mondo. Gesù è venuto sulla terra per
salvare gli uomini. È l’ultima chiamata che Dio fa all’uomo perduto. Se è
ascoltata e ricevuta, essa permette ad ognuno di essere pronto per la partenza,
con il “biglietto” giusto, un “biglietto” che non può essere perso o
dimenticato. Dio lo imprime nel più profondo del nostro essere in modo
indelebile: è il sacrificio di Cristo alla croce se l’abbiamo accolto con fede
sincera.
Ecco
cosa può dire chi ha udito la sua chiamata e ha creduto al messaggio del
Vangelo:
Il
Figlio di Dio mi ha amato e ha dato se stesso per me (Galati 2:20).
Il sangue
di Gesù Cristo mi ha purificato da ogni peccato (1 Giovanni 1:7).
Ed
anche: Mi sono convertito “dagli idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero,
e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti” (1
Tessalonicesi 1:9, 10).
Non
abbiate timore. Contrariamente a quel viaggiatore, tutti quelli che credono
alla realtà di queste parole di vita udranno la voce del Signore quando li
chiamerà, e partiranno verso il cielo con Lui.