Una
volta sola, alla fine dei secoli, (Cristo)
è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio.
Ebrei 9:26
La perfetta efficacia del sacrificio di Cristo
Come
possiamo essere sicuri che il sacrificio di Cristo abbia raggiunto lo scopo,
che è quello di far sì che i peccatori, se si pentono e credono, scampino alla
“morte eterna”? Se Cristo si fosse limitato a morire, come muoiono certi uomini
in nome di un ideale, e non fosse poi risorto, lo scopo non sarebbe stato
raggiunto. Il ricordo e l’esempio della sua vita terrena perfetta non ci
sarebbe stato di alcuna utilità perché nessuno sarebbe mai riuscito ad
imitarlo, e ognuno sarebbe rimasto col peso dei propri peccati e quindi
condannato. “Gesù Cristo, nostro Signore, è stato dato a causa delle nostre
offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Romani 4:25). “Se
Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei
vostri peccati” (1 Corinzi 15:17). Ciò che dà sicurezza e tranquillità ai
credenti è la vittoria del Signore Gesù sulla morte e la sua glorificazione alla destra di Dio.
Egli
si è fatto “ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha
sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome”
(Filippesi 2:8-9). Dio ha così dimostrato di avere pienamente gradito l’opera
del suo Figlio. Le Sue sante, giuste e inderogabili esigenze sono state
completamente soddisfatte. L’opera del Signore è stata perfetta, completa,
definitiva. “Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica”
(Romani 8:33).
A
Dio Padre e al Signore Gesù siano la lode e l’adorazione da parte di tutti i
credenti che, grazie a Lui, sono diventati, in Lui, “giustizia di Dio” (2
Corinzi 5:21)!