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martedì 19 febbraio 2019

19 febbraio


Una volta sola, alla fine dei secoli, (Cristo) è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio.
Ebrei 9:26

La perfetta efficacia del sacrificio di Cristo

Come possiamo essere sicuri che il sacrificio di Cristo abbia raggiunto lo scopo, che è quello di far sì che i peccatori, se si pentono e credono, scampino alla “morte eterna”? Se Cristo si fosse limitato a morire, come muoiono certi uomini in nome di un ideale, e non fosse poi risorto, lo scopo non sarebbe stato raggiunto. Il ricordo e l’esempio della sua vita terrena perfetta non ci sarebbe stato di alcuna utilità perché nessuno sarebbe mai riuscito ad imitarlo, e ognuno sarebbe rimasto col peso dei propri peccati e quindi condannato. “Gesù Cristo, nostro Signore, è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Romani 4:25). “Se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati” (1 Corinzi 15:17). Ciò che dà sicurezza e tranquillità ai credenti è la vittoria del Signore Gesù sulla morte e la sua glorificazione alla destra di Dio.
Egli si è fatto “ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome” (Filippesi 2:8-9). Dio ha così dimostrato di avere pienamente gradito l’opera del suo Figlio. Le Sue sante, giuste e inderogabili esigenze sono state completamente soddisfatte. L’opera del Signore è stata perfetta, completa, definitiva. “Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica” (Romani 8:33).
A Dio Padre e al Signore Gesù siano la lode e l’adorazione da parte di tutti i credenti che, grazie a Lui, sono diventati, in Lui, “giustizia di Dio” (2 Corinzi 5:21)!