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giovedì 23 aprile 2020

23 aprile

Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce.
Giacomo 4:14

(Gesù disse:) “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”.
Matteo 24:35

Precarietà o certezza?

La crisi, il licenziamento, la disoccupazione, e l’impoverimento che queste cose comportano, preoccupano giustamente le persone di oggi, le quali, più che mai, hanno sete di stabilità e di certezze. Ma la precarietà più grave non è forse la fragilità della nostra stessa esistenza e l’incognita di quel grande sconosciuto che è l’avvenire? Cosa c’è di veramente stabile? Di che cosa siamo veramente sicuri? Il malessere collettivo della nostra società trae la sua origine dal malessere personale di ciascuno.
La sola certezza del nostro avvenire, affermava un ragazzo, è che tutti moriremo. Ma si sbagliava. Grazie a Dio, di certezze ne abbiamo altre: in mezzo all’instabilità e alla precarietà delle cose del mondo, la Bibbia, la parola di Dio, è e rimane in ogni tempo una roccia incrollabile. Essa ci offre delle certezze di cui ognuno di noi è invitato ad appropriarsi. Essa dichiara che ogni essere umano è come una pecora smarrita e che, per natura, tende ad allontanarsi da Dio. La morte è la conseguenza inevitabile del nostro stato di perdizione. Ma la Bibbia dice anche: “Certa è quest’affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori” (1 Timoteo 1:15).
Sì, Dio, ancora oggi, desidera dare delle certezze a quelli che credono alla sua Parola. Nessuna delle certezze che essa presenta alla fede ci deluderà mai!